Dal Ministero dell’Istruzione e del Merito arrivano nuove risorse per avviare la personalizzazione dell’istruzione nelle scuole secondarie di secondo grado tramite il Docente tutor.
Il decreto con la ripartizione dei fondi va nella direzione di una scuola che faccia emergere i talenti di ogni studente innescando un percorso virtuoso, volto anche al superamento delle difficoltà frutto di diseguaglianze di natura sociale e territoriale e favorendo le scelte consapevoli per il percorso di studi e di lavoro.
Ecco i dettagli e le novità appena introdotte.
Docente tutor: le risorse per avviare la personalizzazione dell’istruzione
Lo schema di decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito prevede, con uno stanziamento di 150 milioni di euro nel 2023, l’istituzione di due figure professionali dedicate una a sviluppare la personalizzazione dell’istruzione nelle Scuole secondarie di II grado e l’altra a concretizzare l’attività di orientamento:
- il docente tutor
- e il docente orientatore.
Docente tutor
Nello specifico, a partire dall’anno scolastico 2023/2024, il docente tutor avrà il compito di coordinare e sviluppare le attività didattiche a favore di una personalizzazione dell’istruzione nelle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado, favorendo il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà e consentendo a quelli che hanno particolari talenti di potenziarli.
Docente orientatore
Il docente orientatore dovrà invece favorire le attività di orientamento per consentire ai ragazzi di fare scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita, nella consapevolezza dei diversi percorsi di studi e/o di lavoro e della varietà di offerte dei territori, del mondo produttivo e universitario. Un approccio, questo, che deve avvenire nel rispetto dell’autonomia dei singoli istituti, degli studenti e delle loro famiglie.
Stanziamento iniziale
I 150 milioni di euro previsti come dotazione iniziale per l’anno 2023 sono destinati a remunerare le circa 40.000 figure di docente tutor a cui vanno ad aggiungersi quelle di docente orientatore, una per ogni istituto scolastico; saranno distribuiti nelle scuole in maniera proporzionale al numero degli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado (anno scolastico 2023/2024). Saranno poi le scuole a organizzare il servizio nella loro autonomia.
Requisiti per la formazione
Il Ministero comunicherà a ogni istituto il numero minimo di docenti tutor da formare attraverso un percorso definito sull’apposita piattaforma in collaborazione con INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), che avrà la durata di 20 ore e che si concluderà con un esame.
La contrattazione d’istituto
Ciascuna scuola, nell’ambito della sua autonomia, individuerà i docenti che parteciperanno alle 20 ore di formazione, preferibilmente nell’ambito di coloro che sono in possesso di alcuni requisiti indicati dal decreto ministeriale, e definisce mediante contrattazione integrativa d’istituto i relativi compensi.
In coerenza con le linee guida sull’orientamento varate prima di Natale 2022, questo è il primo passo di un percorso di sempre maggiore personalizzazione della didattica che coinvolgerà nei prossimi anni tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado.
Come detto, la proposta è stata presentata ieri alle organizzazioni sindacali, con le quali perseguirà nei prossimi giorni un approfondimento, e trasmessa per parere al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, nell’ottica della grande alleanza per la scuola e del necessario confronto istituzionale.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it