Si è concluso nei primissimi giorni di settembre il ciclo di iniziative che la Struttura di Comparto Nazionale dei dirigenti scolastici della FLC CGIL ha programmato e realizzato a partire da luglio per sostenere il lavoro dei dirigenti scolastici nella delicata fase di avvio dell’anno scolastico e dell’attuazione della Legge 107 approvata il 9 luglio 2015.
Dalla metà di luglio la FLC CGIL ha incontrato i dirigenti scolastici in tutte le regioni italiane, illustrato le novità previste dalla riforma, discusso ed evidenziato le criticità, suggerito linee di comportamento e messo a disposizione strumenti di lavoro.
Gli incontri, nonostante il particolare periodo, sono stati ovunque molto partecipati, a dimostrazione della forte preoccupazione dei dirigenti scolastici per la situazione che si sarebbe creata a settembre nelle scuole, considerate le oggettive difficoltà di gestione della maggior parte delle innovazioni introdotte dalla legge
Dappertutto durante gli incontri, insieme all’esigenza di chiarire tempi, modalità e percorsi per attuare le nuove prescrizioni relativamente alla progettazione e alla realizzazione dell’Offerta Formativa, è emersa la volontà dei dirigenti scolastici di evitare che gli aspetti più contestati della legge – la scelta dei docenti per lo svolgimento delle funzioni necessarie al buon funzionamento delle scuole e l’utilizzo del “bonus” – potessero produrre indisponibilità alla collaborazione e conflitti, trasferendo all’interno della scuola il forte contrasto espresso dai docenti alla riforma.
Con i dirigenti scolastici la FLC CGIL ha assunto l’impegno di intensificare il confronto ed il sostegno al loro lavoro attraverso un programma di incontri sulle problematiche attuali: programmazione e gestione delle risorse professionali ed economiche (POF triennale e Programma annuale 2016), relazioni sindacali (contrattazione integrativa e intesa sull’utilizzo del “bonus”), gestione delle sostituzioni del personale docente e ATA.
Negli incontri sono stati evidenziati gli aspetti più critici della riforma per i dirigenti scolastici:
- la mancata soluzione alle norme restrittive sulle supplenze del personale docente e ATA, introdotte dalla legge di stabilità 2015;
- una valutazione del dirigente eccessivamente correlata ai risultati degli alunni, non partecipata dal valutato, effettuata secondo criteri e con modalità fissati dalla legge e non dalla contrattazione, effettuata da valutatori scelti direttamente e discrezionalmente dall’Amministrazione;
- la corresponsione della retribuzione di risultato connessa ad una valutazione che prevede fra i criteri “l’apprezzamento” dei dirigenti all’interno della “comunità professionale e sociale” e la capacità del dirigente scolastico di valorizzare “l’impegno e i meriti professionali del personale dell’istituto”;
- la soluzione solo parziale ai problemi retribuitivi della dirigenza scolastica e la sottrazione definitiva di una quota rilevante delle risorse contrattuali.
In tutti gli incontri è stato apprezzato e condiviso l’impegno della FLC CGIL a chiedere la modifica di questi aspetti della legge e soprattutto ad ottenere che i criteri per la retribuzione e per la valutazione dei dirigenti scolastici siano ricondotti alla contrattazione collettiva, assicurando ad esse equità, trasparenza e oggettività.
Nei prossimi mesi, in sede di confronto nazionale con il MIUR e a livello di contrattazione integrativa regionale, la FLC CGIL proseguirà il suo impegno affinché i finanziamenti del FUN, previsti dalla legge 107/2015, siano utilizzati per compensare i tagli del decreto Tremonti e per impedire l’arretramento della retribuzione professionale dei dirigenti scolastici, nel rispetto degli impegni assunti dal Governo a dicembre 2014.
Sul tema del riconoscimento professionale e della retribuzione si conferma la priorità per i dirigenti scolastici degli obiettivi della equiparazione interna ed esterna, in un contesto di ulteriore ed insopportabile aumento delle responsabilità e dei carichi dei lavoro e l’emanazione del bando di concorso per coprire i posti vacanti e scongiurare il ricorso alle reggenze.
Continua inoltre l’impegno della FLC CGIL – iniziato con lo sciopero del 12 dicembre 2014 – per trovare soluzione ai problemi prodotti dalla legge di stabilità 2015. Dopo il recupero, tardivo e non del tutto soddisfacente, del taglio dei 2.020 posti dell’organico ATA e dell’abolizione di esoneri e semiesoneri per i collaboratori dei dirigenti – sui quali la FLC CGIL ha condotto una pressione costante sul MIUR – occorre procedere anche alla cancellazione dei divieti di nomina dei supplenti per il primo giorno di assenza dei docenti, degli assistenti tecnici e amministrativiper qualsiasi durata dell’assenza e dei collaboratori scolastici per i primi sette giorni.