Il MIUR convoca i sindacati per il 4 febbraio per un aggiornamento sul Fondo Unico Nazionale 2015/2016.
Solo a seguito delle richieste della FLC CGIL e con grandissimo ritardo rispetto al termine del 31 luglio fissato dal CCNL, il MIUR ha finalmente convocato le organizzazioni sindacali rappresentative dell’Area V della dirigenza scolastica per il 4 febbraio 2016 per un “aggiornamento sul F.U.N. 2015/2016”.
La certificazione del Fondo Unico Nazionale 2015/2016, che dovrebbe contenere le risorse inserite nella legge 107/15 per ripristinare la retribuzione accessoria (posizione e risultato) dei dirigenti scolastici riportandola ai livelli dell’a.s. 2011/2012, è attesa da molti mesi dai dirigenti scolastici che chiedono al Governo di rispettare l’impegno assunto il 4 dicembre 2014. Il termine “aggiornamento” utilizzato nella convocazione al posto di “informazione” fa invece temere che neanche questa sia la volta buona e che bisogna aspettarsi brutte sorprese.
Da più parti arrivano inoltre segnali della volontà dell’Amministrazione di utilizzare le risorse disponibili per costruire un nuovo sistema di valutazione con connessa retribuzione “premiale” attraverso un meccanismo del tutto incoerente con le norme vigenti e in aperta contraddizione con il CCNL vigente.
Sul fronte delle contrattazioni regionali abbiamo poi notizia di pressanti interventi del MEF affinché i contratti integrativi regionali del 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015 riducano, con effetto quindi retroattivo, la retribuzione di posizione dei dirigenti a vantaggio della retribuzione di risultato.
Delle intenzioni del Governo avevamo avuto una lapidaria informazione nella comunicazione del Ministro il 23 settembre 2015 e le avevamo criticate.
In assenza di qualsiasi ulteriore confronto con i sindacati, si sta ora decidendo di premiare una piccola minoranza dei dirigenti con un aumento della retribuzione di risultato a danno della retribuzione di posizione del resto dei dirigenti.
Al mancato rinnovo del contratto di lavoro, all’assenza di riconoscimento dei carichi di lavoro e delle responsabilità e alla sperequazione retributiva interna ed esterna dei dirigenti scolastici si vorrebbe dunque aggiungere una differenziazione salariale decisa dai Direttori Generali sulla base della valutazione che sarà effettuata dai nuovi dirigenti tecnici che l’Amministrazione si accinge discrezionalmente a nominare.
Al MIUR ricorderemo che la valutazione e la retribuzione dei dirigenti scolastici sono regolate dalla contrattazione e ci opporremo fermamente a tutte le scelte discrezionali dell’amministrazione, ribadendo quanto abbiamo unitariamente sottoscritto insieme a CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL nelle linee comuni di orientamento per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto ormai da sette anni.