1000 giorniIl Concorso Scuola 2016 sta creando non poche polemiche, sia tra gli addetti ai lavori che in ambito politico, con alcuni Deputati che hanno chiesto un’interrogazione parlamentare nei confronti del Ministro dell’istruzione per avere dei chiarimenti in merito ai tanti problemi che sono emersi durante questa prima fase del concorso.

 

Le problematiche emerse sono tante, a denunciarle sono proprio i docenti che hanno preso parte ai primi test del concorsone 2016, accorpamento di classi diverse tra loro, in molte regioni ci sono molte cattedre disponibili ma i posti sono molti di meno, le griglie di valutazione sono redatte con notevole ritardo e in maniera del tutto generica.

 

Capitolo a parte sono invece i test svolti in questi giorni dove sono stati bocciati tantissimi docenti, come nella regione Lazio dove i bocciati sono stati più di 4.000 su 5.000 partecipanti solo 954 docenti sono riusciti a passare alla fase successiva, questa situazione non ha visto coinvolta solo la regione Lazio ma anche altre regioni italiane. Una situazione surreale che mai si era verificata durante un concorso pubblico su larga scala: è difficile credere che tutti i docenti bocciati non fossero sufficientemente preparati ai test nonostante i tanti anni di preparazione universitaria, a conferma di questa tesi ci sono le testimonianze di molti docenti che hanno sostenuto queste prove che al loro dire sarebbero molto lunghe e quasi impossibili da completare nel tempo stabilito, il tempo non basta neanche per rileggere più di una volta le domande costringendo molti candidati a puntare al punteggio minimo, inoltre alcuni quesiti erano del tutto soggettivi e ciò permetterebbe alle varie commissioni esaminatrici di adottare diverse interpretazione durante la correzione.

 

I docenti ovviamente sono sul piede di guerra ed in questi giorni stanno scendendo in piazza per manifestare tutto il disappunto su come si stia svolgendo questo concorso tanto atteso. Ai docenti fanno eco anche alcuni deputati come Pippo Civati, Beatrice Brignone, Andrea Maestri, Toni Matarrelli e Luca Pastorino che hanno chiesto un’interrogazione parlamentare nei confronti del ministro dell’istruzione proprio per fare luce sulla vicenda considerata poca chiara anche da parte loro, l’interrogazione purtroppo slitterà a settembre quando il parlamento riaprirà i battenti dopo le ferie estive. Intanto resta l’amarezza di tantissimi docenti che per anni hanno atteso la possibilità di avere una cattedra ed ora si vedono costretti a combattere con un Concorso organizzato male e che presenta molti aspetti davvero poco chiari, che da qui a breve il governo dovrà cercare di spiegare.