Concorso ordinario primaria e infanzia, l’iter di svolgimento dei concorsi sarà tutt’altro che immediato e porterà in cattedra i vincitori solo a settembre 2020. Per la FLC CGIL serve la fase transitoria, anche per questo il 17 maggio è importante scioperare.
Ad annunciare l’imminente avvio del concorso è il Ministro Bussetti, che a L’Aquila per un convegno organizzato in occasione del decennale del sisma annuncia l’imminente pubblicazione del bando per circa 16.000 posti.
Nel mese di novembre con un comunicato stampa lo stesso Ministro aveva parlato di 10.000 posti, che adesso dovrebbero essere lievitati per effetto di “quota-100” e dei pensionamenti che si avranno quest’anno.
Il regolamento completo per il Concorso Ordinario Primaria e infanzia e il suo iter sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale.
Anche per il concorso della secondaria sembra che il Ministero sia pronto, anche se in questo caso l’iter per arrivare al bando sarà inevitabilmente più lungo, con la predisposizione del Regolamento e il parere del CSPI che nel caso del concorso della scuola primaria e dell’infanzia sono già stati emessi.
Mancano per entrambe le procedure le autorizzazioni del ministero dell’Economia, che dovrà confermare le coperture di bilancio per fare le assunzioni.
Tuttavia è chiaro che l’iter di svolgimento dei concorsi sarà tutt’altro che immediato e porterà in cattedra i vincitori solo a settembre 2020. Mentre la scuola già a settembre 2019 avrà bisogno di docenti con cui coprire le oltre 147.000 cattedre scoperte. I docenti precari della terza fascia che da anni lavorano nella scuola hanno diritto a risposte adeguate, che ne valorizzino l’esperienza e la professionalità maturata con il servizio, cosa che la riserva del 10% dei posti non soddisfa affatto.
Questa è una delle prime emergenze che sottoporremo al Ministro in occasione dell’incontro che si terrà lunedì 8 aprile.
In assenza di risposte concrete su questo e sugli altri temi posti alla base della piattaforma rivendicativa dello sciopero generale del 17 maggio, scenderemo in piazza, con una grande mobilitazione di tutta la scuola.