azione legale2Le organizzazioni sindacali avviano unitariamente i ricorsi per accertare i profili di illegittimità incostituzionale della norma.

 

FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda avvieranno unitariamente un’azione legale finalizzata a sollevare la questione della legittimità della legge sulla scuola approvata di recente in specie sotto il profilo costituzionale a partire dalla limitazione della libertà di insegnamento, delle prerogative contrattuali e delle deleghe spaventosamente ampie. A questo fine saranno messi in campo una molteplicità di interventi per contrastare le parti della legge ritenute illegittime (chiamata diretta, estromissione del ruolo del sindacato e del CCNL, rapporti tra organi monocratici e organismi collegiali, ecc.)

 

Inoltre è intenzione delle organizzazioni sindacali di procedere da subito anche nei confronti della Commissione Europea per denunciare l’insufficienza delle misure contenute nel piano governativo ‎sulla stabilizzazione che inopinatamente esclude docenti della scuola dell’infanzia, Ata e seconde fasce. Sarà oggetto di questa denuncia anche la norma sui 36 mesi fatta per punire con il licenziamento i lavoratori che li maturano anziché il datore di lavoro (in questo caso Miur) che non li stabilizza.

 

Verranno impugnati immediatamente anche tutti quei provvedimenti che sono stati emanati senza il preventivo parere del CSPI, esautorato dalla legge ma ripristinato con pieni poteri da ben due gradi di giudizio.

 

Questa molteplicità di iniziative legali si affianca alle altre numerose che i sindacati unitariamente stanno predisponendo in previsione della ripresa delle attività scolastiche a settembre per contrastare l’applicazione di una legge ritenuta deleteria per la scuola.

 

L’unitarietà dell’azione sia sul piano sindacale che su quello legale rafforza e rilancia l’iniziativa per impedire che le misure volute dal Governo per stravolgere i caratteri democratici e partecipativi della scuola pubblica abbiano effetto.