Calabria, Campania, Puglia e Sicilia: manca solo l’ultimo miglio per assicurare il successo al Piano di azione e coesione per i servizi all’infanzia e agli anziani non autosufficienti. E serve un’accelerazione per riuscire nella piena attuazione dei progetti sui territori. Nasce da questa esigenza e da questa consapevolezza l’intesa sottoscritta tra l’Autorità di gestione del Pac, l’ANCI e le Regioni suddette.
La base di partenza è tutt’altro che sconfortante: il Programma, riconoscono le istituzioni coinvolte, è in fase di piena esecuzione per ciò che riguarda i piani di intervento finanziati da un primo riparto di risorse. Serve però accelerare sulle spese e sulle rendicontazioni, intervenendo anche sulle macchinose operazioni burocratiche che erodono tempo utile. Per questo, recita l’intesa, serve “uno sforzo aggiuntivo di raccordo, coordinamento e cooperazione dell’intera filiera istituzionale interessata.
Non si parte da zero anche perché le iniziative per snellire e velocizzare le procedure per il corretto utilizzo dei fondi a disposizione sono già state messe in atto, sebbene “persistano ancora difficoltà che impediscono la piena fluidità della spesa programmata ed il dispiegarsi pieno dei risultati attesi dei progetti di servizio selezionati”.
Dove agire, dunque? Innanzitutto nel dare un’accelerata alle procedure di spesa e di rendicontazione e nel garantire i servizi reali a bambini e anziani non autosufficienti sulla base dei progetti già adottati. Ma soprattutto in uno sforzo congiunto per individuare le singole criticità nei singoli territori, impresa per la quale sarà fondamentale la stretta collaborazione tra ANCI regionali e Regioni.
L’autorità di gestione del Pac, poi, attuerà ulteriori miglioramenti delle piattaforme software utilizzate per il monitoraggio della gestione e la rendicontazione delle azioni che compongono i Piani di intervento approvati. Previsto anche un impegno finalizzato alla riduzione del carico burocratico e all’assicurazione di tempi brevi di istruttoria e approvazione delle eventuali modifiche dei Piani di intervento già approvati.
L’iniziativa congiunta di Regioni e Anci regionali, con il supporto dell’Anci nazionale, partirà già tra i prossimi gennaio e febbraio, concentrandosi non solo sull’analisi delle criticità nei territori. Verranno anche individuati gli specifici fabbisogni sulla base dei quali modulare l’offerta dei servizi, nonché le eventuali esigenze di riorientare la spesa per raggiungere più efficacemente i target di servizio previsti dai Piani di intervento.