Il Garante Privacy ha inflitto sanzioni a due Comuni in seguito all’uso illecito delle registrazioni audio-video di un colloquio avvenuto presso un Comando di Polizia Locale.
L’intervento dell’Autorità è scaturito da un reclamo presentato da un dipendente di un Comune, all’epoca Vice Commissario di Polizia Locale, che aveva partecipato a un colloquio con un agente presso gli uffici di un altro Comune.
La Comandante della polizia locale del Comune di appartenenza del reclamante aveva richiesto e ottenuto dall’altro Comune le registrazioni audio-video del colloquio, catturate da una telecamera interna al Comando, in relazione a un’indagine di polizia giudiziaria non specificata.
Tali registrazioni erano state impiegate per infliggere una sanzione disciplinare al Vice Commissario, che successivamente si era dimesso. Nonostante la morte del dipendente, il Garante ha proseguito l’istruttoria d’ufficio, considerando la gravità dell’accaduto.
Uso illecito delle registrazioni di un colloquio, sanzionati due Comuni
Il Garante ha ribadito che il trattamento dei dati personali dei dipendenti da parte del datore di lavoro è lecito solo se strettamente necessario per la gestione del rapporto di lavoro e per adempiere a obblighi specifici derivanti dalla disciplina di settore. Ha quindi dichiarato illecita la trasmissione e l’utilizzo delle registrazioni per infliggere la sanzione disciplinare, in quanto prive di una valida base giuridica.
L’Autorità ha evidenziato la sproporzione nell’acquisizione dell’audio tramite dispositivi di videosorveglianza, con il rischio di raccogliere informazioni su opinioni, relazioni o vicende private dei lavoratori, non rilevanti per il rapporto di lavoro. Tra le violazioni contestate, figurano il mancato rispetto della disciplina di settore sui controlli a distanza dei lavoratori, la raccolta di dati non attinenti all’attività lavorativa e la mancanza di trasparenza verso gli interessati.
Il Garante ha sanzionato entrambi i Comuni, considerando la gravità delle violazioni e le loro modeste dimensioni. Il Comune che ha effettuato la raccolta dei dati mediante il sistema di videosorveglianza è stato multato con 50.000 euro, mentre a quello che ha richiesto e utilizzato le registrazioni per fini disciplinari è stata applicata una multa di 20.000 euro.
Il testo dei provvedimenti del Garante della Privacy
Qui di seguito i due provvediementi del Garante:
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it