Le novità del Decreto Legislativo di attuazione della Legge 124/15, presentato nel Consiglio dei Ministri del 20 gennaio u.s., rafforzano l’approccio della Community sportelloanticorruzione.it diretto a far sì che la prevenzione della corruzione e della illegalità entri a far parte di ogni procedimento e di ogni attività, anche negoziale privatistica, delle pubbliche amministrazioni.
Con riferimento specifico alla prevenzione della corruzione, il decreto modifica la legge 6 novembre 2012 numero 190 con il potenziamento di alcuni profili della disciplina attualmente in vigore, finalizzati a rendere effettiva e incisiva l’applicazione della legge 190 e la conformazione ad essa dell’attività dei Comuni.
In sintesi si segnalano:
– maggiori poteri all’ANAC;
– possibilità di aggregazione ai fini della redazione, in comune, del piano anticorruzione, fermo restando che, comunque, i piani dovranno essere redatti con le stesse modalità e con lo stesso contenuto di tutte le altre amministrazioni;
– maggiore autonomia e indipendenza del RPC, che viene ancora individuato, di regola, nel segretario comunale o in una dirigete apicale del Comune;
– maggiori sanzioni a carico dei dipendenti e dello stesso Rpc potenziando il profilo (già presente anche nell’attuale ordinamento) della obbligatorietà della segnalazione all’organo di indirizzo politico e all’organo indipendente di valutazione delle disfunzioni inerenti all’attuazione delle misure di prevenzione e di trasparenza nonché la segnalazione, all’ufficio disciplinare, del nominativo dei dipendenti che non hanno correttamente attuato le misure in materia di prevenzione (onde risulta evidente l’importanza del collegamento tra gestione del piano di prevenzione corruzione e procedimento disciplinare);
– maggiore tutela del Rpc (già prevista in passato e consistente nell’intervento dell’Anac contro eventuali discriminazioni a causa delle segnalazioni che il responsabile è obbligato ad effettuare nell’esercizio delle proprie funzioni;
– maggiore coordinamento del Ptpc con gli obiettivi strategici definiti nei documenti di programmazione strategico-gestionale. In particolare con il Dup, il piano della performance e il sistema di misurazione e di valutazione, nonché con il programma per la trasparenza (anche esplicitando nel contratto individuale di lavoro dei dirigenti, come obiettivo, la pubblicazione di dati e informazioni, specie per quanto concerne i dati in informazioni relative alle spese dell’ente).