smart-working-pa-lavoratori-fragiliLo evidenzia la direttiva del ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, firmata sul finire del 2023: lo smart working nella Pa proseguirà solo per i lavoratori fragili.


La nuova direttiva concentra l’attenzione sui lavoratori più deboli: nonostante la conclusione dell’emergenza pandemica e l’evoluzione della disciplina contrattuale collettiva, Zangrillo ha infatti sottolineato la necessità di proteggere i dipendenti esposti a situazioni di rischio per la salute.

Nuova direttiva del Ministro Zangrillo: smart working nella Pa solo per i lavoratori fragili

Si tratta di un chiarimento necessario, dopo la mancata proroga del lavoro agile per gli statali nel decreto legge Milleproroghe, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre.

Dal 1° gennaio, infatti, è terminato il regime di tutela e si è tornati alle regole ordinarie.

Nonostante la fine della possibilità di fruirne per genitori con figli sotto i 14 anni e lavoratori “fragili”, il Ministro sottolinea che la tutela di quest’ultima categoria non è cessata e si mantiene la possibilità di lavorare in modalità agile in situazioni particolari.

Zangrillo ha chiarito che spetterà pertanto a ciascun dirigente individuare le misure organizzative necessarie, attraverso accordi individuali all’interno di ogni amministrazione. Ciascuna Pa, quindi, deve creare “tempestivamente” regole interne ad hoc che permettano ai più svantaggiati di proseguire nel lavoro da remoto.

La direttiva, concepita come strumento di flessibilità orientato alla produttività e alle esigenze dei lavoratori, consente a chi documenta gravi, urgenti e non conciliabili situazioni di salute, personali e familiari di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile. Questa flessibilità può essere attuata pertanto anche derogando al principio della prevalenza del lavoro in presenza.

Dunque, la vera novità non è tanto la possibilità di ricorrere ad accordi ad personam per concedere il lavoro agile ai dipendenti fragili del pubblico impiego quanto la possibilità, per le amministrazioni, di derogare dal criterio della prevalenza nella definizione dei giorni di smart working concesso.

Il testo della direttiva della Funzione Pubblica

Qui il documento completo.

 

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it