Tra le richieste del sindacato lo stralcio della norma sulla reversibilità dal disegno di legge Delega sulla Povertà all’esame della Commissione Lavoro della Camera. La mobilitazione nazionale per le pensioni e i giovani, proseguirà il prossimo 19 Maggio in Piazza del Popolo a Roma. Lo si legge in un comunicato stampa diffuso ieri dalle tre sigle confederali. Vogliamo che il governo riprenda il tavolo di confronto avviato mesi fa – spiegano Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil – per trovare insieme a noi le soluzioni più adeguate che possano mettere fine, una volta per tutte, ad una situazione di perenne difficoltà nella quale i nostri pensionati sono costretti a vivere. Tutto ciò – proseguono – anche a danno dei nostri giovani che non riescono a trovare alcuna prospettiva lavorativa che permetta loro di costruirsi un futuro. E’ per questo che il 19 maggio ci ritroveremo tutti insieme a Piazza del Popolo per far sentire la nostra voce e pretendere che il governo ci dia ascolto”.
Difesa del potere d’acquisto delle pensioni; recupero del danno prodotto dal blocco della rivalutazione; separazione tra previdenza e assistenza; uguali detrazioni fiscali per lavoratori dipendenti e pensionati; estensione degli 80 euro alle pensioni più basse; modifica delle legge Fornero per facilitare la flessibilità in uscita e permettere l’entrata dei giovani nel mondo del lavoro; maggiori risorse per l’invecchiamento della popolazione e una legge quadro per la non autosufficienza”. Sono questi i punti essenziali che i sindacati porteranno in Piazza a maggio.
Cgil: Stralciare norma su reversibilità nel DDL sulla povertà
A destare preoccupazione per il sindacato, però, è anche la norma sulla reversibilità contenuta nel disegno di legge sul contrasto alla povertà, attualmente all’esame della Commissione Lavoro della Camera. “Se è vero che il governo ha smentito più volte l’intenzione di mettere le mani sulle reversibilità, lo è altrettanto il fatto che nel ddl delega sulla povertà approdato in commissione Lavoro a Montecitorio c’è la possibilità di rivedere le pensioni erogate agli eredi alla morte del pensionato o del lavoratore che abbia maturato i requisiti per l’assegno” hanno dichiarato alla Camera i rappresentati della Cgil.
Comitati dei lavoratori non salvaguardati davanti al Mef il 22 Aprile
Per quanto riguarda, invece, la questione degli esodati, la Rete dei Comitati unitamente alle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL, ed ai Comitati dei Lavoratori Precoci, ha indetto un presidio a Roma davanti al Ministero delle Finanze (Via XX Settembre) per il 22 Aprile dalle ore 10 alle ore 13 per chiedere l’immediata restituzione delle risorse indebitamente sottratte al Fondo costituito con la Legge 228/2012; e quindi, l’immediata approvazione, da parte del Governo, di un Ottavo provvedimento di salvaguardia per tutti i 24mila lavoratori esclusi. I comitati ricordano che con la restituzione delle risorse sottratte alla fine dello scorso anno è possibile chiudere definitivamente la questione senza necessità di stanziare ulteriori risorse. Obiettivo della Rete è riuscire ad incardinare in Parlamento una proposta di legge in materia entro l’estate una volta che l’Inps avrà concluso le operazioni di certificazione delle pensioni relative alla settima salvaguardia.