sicilia-covid-19-presenza-segretariSicilia: Covid-19, l’assessorato ci ripensa, la presenza fisica dei Segretari Comunali alle Giunte è preferibile ma non obbligatoria.


L’Assessorato regionale siciliano alle Autonomie Locali ci ripensa: non è obbligatorio far correre rischi inutili ai segretari comunali e provinciali. Dopo la contestata circolare n. 8 del 24 marzo scorso (vedi articolo  https://www.lentepubblica.it/personale-e-previdenza/sicilia-tutti-a-casa-segretario-comunale/ ), il Dipartimento emana una nuova circolare a chiarimento.

L’inutile presenza fisica dei segretari nelle sedi istituzionali degli enti, all’atto delle riunioni di giunta e consiglio comunale, all’Assessorato ora appare “preferibile ma non obbligatoria”.

Secondo la circolare n. 10 del 27 marzo, sarebbe auspicabile che i segretari fossero in comune, per “ragioni di coordinamento”. Resta da scoprire chi dovrebbero coordinare, considerato che i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, stabiliscono che tutti i dipendenti della pubblica amministrazione, svolgono ordinariamente lavoro in modalità agile, cioè da casa.

La rilettura della circolare assessoriale n. 8/2020 ha fatto seguito alla tardiva presa di conoscenza della nota del Ministero dell’Interno – Albo Nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali del 18 marzo scorso.

Il Ministero specificava che fatte salve le attività per le quali, secondo le valutazioni degli enti locali ove prestano servizio, è necessaria la loro presenza in servizio – per i segretari comunali e provinciali la modalità ordinaria di assolvimento della prestazione lavorativa è rappresentata dal lavoro agile, da svolgere anche con modalità eccezionali, in modo da assicurare che i compiti siano prioritariamente adempiuti attraverso sistemi telematici.

La nuova circolare prevede che qualora, per motivazioni connesse alla grave emergenza sanitaria Covid-19, la presenza dei segretari comunali e provinciali, da soli in comune, non sia praticabile e/o inopportuna, questi possono partecipare e verbalizzare le sedute, “anche al di fuori della sede dell’ente”.

Particolare, non secondario, è che tale decisione può essere assunta “anche per tutelare la salute degli stessi Segretari”.

 


Fonte: articolo di Luciano Catania, segretario del Comune di Enna