lavoratori precoci 2Lavoratori Precoci: questa settimana saranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale i due Dpcm per regolare le modalità di accesso all’APE sociale e al pensionamento con 41 anni di contributi? Le ultime novità.


 

Lavoratori precoci e ultra63enni interessati all’APe sociale attendono questa settimana la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei due DPCM per aprire le porte degli anticipi pensionistici.  Le categorie dei beneficiari restano, comunque, quelle individuate dalla legge di bilancio. Si tratta dei soggetti in condizione di difficoltà: disoccupati a seguito di licenziamento con esaurimento da almeno tre mesi degli ammortizzatori sociali, i soggetti con invalidità non inferiore al 74%, i caregivers che assistono il coniuge o parenti entro il primo grado in condizione di disabilità e gli addetti a mansioni gravose o usuranti. Per una puntuale analisi dei profili di tutela coinvolti (soprattutto per quanto riguarda i disoccupati a seguito di licenziamento, categoria vasta) occorrerà attendere le istruzioni da parte dell’Inps e del Ministero del Lavoro. Tali soggetti, in definitiva, potranno utilizzare due canali di pensionamento aggiuntivi rispetto a quanto prevede la legge Fornero. Uscire a 63 anni se sono in possesso di almeno 30 anni di contributi (36 per chi svolge mansioni gravose da almeno sei anni in via continuativa); o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica se possono vantare almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età (lavoratori precoci). Senza incorrere in penalità sulla pensione.

 

Doppia fase per l’accesso agli anticipi pensionistici

 

L’accesso a queste due forme di pensionamento sarà scaglionato in due fasi; la prima volta all’accertamento dei requisiti richiesti  e della capienza delle risorse messe a disposizione dal Governo, la seconda volta al conseguimento vero e proprio della prestazione. Al pari del resto, con quanto accade per i lavori usuranti. Pertanto gli interessati dovranno prima presentare una domanda all’Inps volta all’accertamento dei requisiti per ottenere l’APe sociale o il pensionamento con 41 anni di contributi e poi, una volta che l’Istituto avrà accertato il possesso dei requisiti, gli interessati faranno domanda di accesso all’APe sociale o al pensionamento con 41 anni di contributi. Con una garanzia. Dato che l’operazione suddetta si completerà nel mese di Ottobre e le misure sono partite teoricamente il 1° maggio chi è in possesso dei requisiti richiesti avrà diritto agli arretrati maturati tra la data di maturazione dei requisiti e quella di accertamento del relativo diritto. Ad esempio un invalido in possesso di 63 anni e 30 anni di contributi già al 1° maggio il cui diritto alla fruizione dell’APe sociale viene accertato dal 1° ottobre avrà diritto all’erogazione delle quote di indennità maturate tra il 1° maggio ed il 1° ottobre. Stesso discorso vale per i precoci.

 

Va detto, inoltre, che i requisiti per l’accesso all’APE sociale o al pensionamento con i 41 anni di contributi devono essere già maturati al momento della presentazione della domanda di accertamento della presenza delle condizioni, ad eccezione dell’anzianità contributiva e dell’età anagrafica (cioè i 30, 36 o 41 anni di contributi) e, per coloro che fanno domanda in qualità di disoccupati, del periodo almeno trimestrale di conclusione della prestazione per la disoccupazione. Tali requisiti possono maturare entro la fine dell’anno in corso al momento di presentazione della domanda.