Si avvicina la data dello Sciopero generale Dipendenti Pubblici 2019. Alla base della protesta il rinnovo dei contratti.
L’Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego ha proclamato lo sciopero generale dei dipendenti pubblici di tutti i comparti del pubblico impiego, compresi i lavoratori della scuola, dei vigili del fuoco e i lavoratori precari di qualsiasi tipologia contrattuale (interinali, lsu, ltd, etc.) su tutto il territorio nazionale, per l’intera giornata del 10 maggio 2019.
Allo sciopero ha aderito anche l’associazione sindacale ANIEF.
Per la sanità lo sciopero è articolato da inizio turno del giorno 10 maggio 2019 a fine dell’ultimo turno della stessa giornata.
Le motivazioni
Lo sciopero generale è stato indetto, in particolare, per la previsione nel prossimo DEF, delle risorse necessarie per aumenti contrattuali che consentano il recupero del potere d’acquisto perso dai salari dal 2009 ad oggi, contro la legge delega per il miglioramento della P.A., nonché per un piano assunzioni straordinario che determini una diminuzione dei carichi di lavoro.
Questa è parte della dichiarazione dell’USB Pubblico Impiego:
Il 10 maggio abbiamo chiamato i lavoratori del pubblico impiego allo sciopero per l’intera giornata e andremo a manifestare al ministero della Funzione Pubblica per chiedere il riconoscimento concreto della dignità della funzione che svolgono ogni giorno al servizio dei cittadini, a partire dallo stanziamento di risorse adeguate per il rinnovo dei contratti.
Servizi minimi garantiti
Al fine di contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona costituzionalmente tutelati ai sensi dell’art.1 della legge 12 giugno 1990, n.146, nel corso dello sciopero saranno assicurati, dalle Amministrazioni pubbliche interessate, adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici essenziali di cui all’articolo 2 della legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazioni ed integrazioni, mediante l’erogazione delle prestazioni indispensabili individuate dai contratti collettivi di lavoro, così come interpretati dalla Commissione di Garanzia ai sensi dell’art. 13 della citata legge n. 146/1990 e successive modificazioni ed integrazioni.