Rinnovo Contratto Pubblico Impiego 2021: siglata l’intesa contrattuale per le Funzioni Centrali, importante per comprendere le novità anche per tutti gli altri comparti.
Raggiunto l’accordo sugli aumenti contrattuali per la Pubblica Amministrazione centrale: l’intesa sul nuovo contratto per il triennio 2019-21 (CCNL Funzioni Centrali) è stata siglata da ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil.
Dopo il parere positivo del Ministero dell’Economia e della Corte dei Conti, l’intesa sarà portata in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva.
Rinnovo Contratto Pubblico Impiego 2021: siglata l’intesa per le Funzioni Centrali
Scopriamo quali sono le ultime novità dell’intesa. A questo link potete consultare anche il documento con la sintesi dei contenuti della pre-intesa.
Incrementi stipendiali
In materia di trattamento economico, l’accordo riconosce – a decorrere dall’1/1/2021 – a ciascun dipendente un incremento stipendiale pari a circa 105 euro medi per 13 mesi e prevede altresì l’utilizzo delle ulteriori risorse che saranno stanziate nella legge di bilancio per il 2022, a decorrere dal 1° gennaio di tale anno, per finanziare il nuovo ordinamento professionale ed il superamento dei limiti all’incremento dei Fondi risorse decentrate, consentendo un ulteriore beneficio complessivo a regime di circa 20 euro medi al mese a persona. L’intesa sottoscritta riconosce anche arretrati contrattuali medi, per il periodo 2019-2021, pari a circa 1.800 Euro lordo IVC per dipendente.
A questo link potete consultare la tabella completa degli incrementi stipendiali.
Classificazione del personale
Tra le diverse novità, la principale riguarda il nuovo sistema di classificazione del personale, con il quale sono stati ricondotti ad unità i diversi modelli presenti negli ex comparti Ministeri, Agenzie fiscali, EPNE, CNEL confluiti nel comparto Funzioni Centrali. Si è trattato di un’operazione particolarmente complessa poiché dalle precedenti diverse discipline si è giunti ad un sistema che ha consentito una notevole razionalizzazione e semplificazione del quadro regolativo di riferimento.
Tale modello consentirà un maggiore agio nello sviluppo professionale del personale delle pubbliche amministrazioni centrali al fine di valorizzare i più meritevoli e incoraggiare percorsi di crescita di maggiore qualità.
Il nuovo ordinamento vede infatti, tra gli altri elementi caratterizzanti, l’introduzione di una quarta area, denominata “area delle elevate professionalità” nella quale potrà essere inquadrato personale di livello e preparazione ragguardevole nonché rappresentare un futuro sbocco professionale per i migliori funzionari già presenti nell’amministrazione
Regolamentazione del lavoro a distanza
Un altro importante aspetto di novità, che risponde alle differenti esigenze organizzative delle Amministrazioni e dei lavoratori – ferma restando la qualità e la quantità dei servizi prestati e delle attività svolte – è la regolamentazione contrattuale del lavoro a distanza, che si articola in lavoro agile, di cui alla Legge 81/2017, e lavoro da remoto. Si tratta di un importante riconoscimento di questa tipologia lavorativa, che supera il momento emergenziale e può diventare una modalità ordinaria ed efficace di articolare l’attività di servizio.
Relazioni sindacali
Nell’ambito delle relazioni sindacali, a testimonianza della volontà delle parti di mantenere un dialogo costruttivo e collaborativo, il testo contiene una rivisitazione delle materie di confronto e contrattazione integrativa al fine di potenziare il livello di partecipazione e di collaborazione tra Amministrazioni e Organizzazioni sindacali.
Formazione del personale
Una rinnovata attenzione è stata posta sulla formazione del personale, specie in questo particolare momento storico, in cui è necessario completare la transizione digitale ed investire – con specifiche risorse già stanziate dal Governo – in processi di sviluppo di competenze e qualificazioni professionali.
Tutele
Inoltre, si è ritenuto opportuno rivisitare alcuni istituti normo-economici previsti dal precedente CCNL: ampliando la tutela nei confronti di chi si deve assentare per curare gravi patologie che richiedono terapie salvavita; estendendo la copertura assicurativa ai dipendenti che coprano posizioni di lavoro che richiedono l’assunzione di responsabilità diretta verso l’esterno; introducendo tutele volte a consentire alle persone di vivere in modo equilibrato la propria identità di genere.
Il Commento del Ministro Renato Brunetta
Ecco le parole del ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, commentando la firma all’Aran della preintesa sul nuovo contratto del comparto funzioni centrali.
“È fatta. La firma di oggi all’Aran della preintesa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto funzioni centrali 2019-2021 mi rende felice e orgoglioso. Rispettiamo l’impegno che avevo preso il 10 marzo siglando con i sindacati il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale. Con il contratto, linfa del cambiamento, ridiamo centralità e dignità al capitale umano che muove la macchina amministrativa del Paese e che è stato protagonista indiscusso della tenuta italiana davanti alla tragedia della pandemia. La firma odierna, apripista per gli altri comparti, a partire da sanità ed enti locali, è la conclusione di un percorso di negoziati basati sulla fiducia reciproca, sulla responsabilità e sulla partecipazione.
Un traguardo operativo anche simbolico: i contratti danno attuazione concreta alla milestone del Pnrr che prevede, entro il primo semestre del 2022, la riforma del lavoro pubblico. Tra le principali novità ci sono proprio i contenuti del Patto del 10 marzo: la riforma degli ordinamenti professionali e delle carriere, finanziata con appositi stanziamenti appena approvati nella legge di bilancio; la creazione di una quarta area per i funzionari dedicata alle “elevate professionalità”; il potenziamento della formazione e dello sviluppo delle competenze, centrale nel mio disegno riformatore per sostenere la transizione digitale; la regolazione del lavoro agile, che sancisce il superamento dello smart working emergenziale a favore di una modalità di lavoro finalmente strutturata, con diritti a tutela dei lavoratori e condizioni precise a garanzia della soddisfazione di cittadini e imprese.
Ringrazio il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, e i sindacati che responsabilmente hanno contribuito a formalizzare l’intesa. È la prova che si possono superare vecchie retoriche divisive e arroccamenti ideologici nel nome del bene comune: comincia oggi il futuro che ci siamo impegnati a scrivere insieme”.
Il Commento di Renato Naddeo, presidente ARAN
“Sono molto soddisfatto della firma della preintesa sul Ccnl delle funzioni centrali. Una trattativa durata otto mesi e fatta interamente a distanza. Niente riti notturni. Ringrazio i sindacati, anche chi non ha firmato il contratto (Usb), per la grande collaborazione in un confronto che è stato anche aspro, ma alla fine ha portato a un risultato molto positivo. Dopo venti anni abbiamo rivisto l’ordinamento professionale, istituito una nuova area per le elevate professionalità, e, per la prima volta in un Ccnl, regolamentato il lavoro agile. Ora ci concentriamo sugli altri contratti Sanita e funzioni locali per arrivare al più presto alla firma”.
Così ha dichiarato il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo.
Il testo dell’Intesa
A questo link il testo completo dell’intesa.
Fonte: articolo di Simone Bellitto
Sarebbe auspicabile che anche i dipendenti degli enti locali venissero equiparati ai dipendenti ministeriali con riconoscimento degli stessi aumenti contrattuali.
La penso anche io così
Condivido Vilma, tanto più adesso.
Ogni volta che Brunetta si “occupa” della P.A. mi tremano le gambe. Ancora piangiamo le conseguenze delle pagelle ai dipendenti. Buttano ancora fumo negli occhi dei cittadini. con la barzelletta del furbetto del cartellino. E la gente ci crede ancora. Il problema vero della P.A. sonp i dirigenti: nella media assolutamente incompetenti mai giudicati e mai e incontrollati, strapagati. Nella P.A. ci vogliono manager come quelli dei supermercati. Adesso la bufala della “formazione informatica”. Come se nel mondo “normale”, quello del privato, gli impiegati, le cassiere ecc. ecc fossero tutti dei periti informatici. Adesso l’ultima scemenza dell’area delle “elevate professionalità”.… Leggi il resto »