Quota 100 e Legge di Bilancio 2019: il Governo ha svelato le risorse che complessivamente saranno destinate alla misura.
La Legge di Bilancio crea due fondi destinati al finanziamento il prossimo anno del reddito e delle pensioni di cittadinanza l’altro dedicato alla revisione della Legge Fornero.
Anche se la trasmissione della Legge di Bilancio per il 2019 al Parlamento non ha fatto luce sulle modalità attraverso le quali sarà riconosciuta la quota 100 ed il reddito di cittadinanza il Governo ha svelato le risorse che complessivamente saranno destinate a questi due importanti interventi.
La Legge di Bilancio istituisce a tal fine due distinti Fondi presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con possibilità per gli stessi di utilizzare reciprocamente a compensazione eventuali risparmi realizzati. Il primo è il Fondo per il reddito di cittadinanza volto a introdurre nel nostro ordinamento il reddito e la pensione di cittadinanza con una dotazione pari a 9 miliardi di euro annui a decorrere dal 2019. Il secondo è il Fondo per la revisione del sistema pensionistico attraverso l’introduzione di ulteriori forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani, con una dotazione pari a 6,7 miliardi di euro per il 2019 e di 7 miliardi di euro annui a decorrere dal 2020. La presenza di uno stanziamento anche oltre il 2019 lascia intendere la volontà del Governo di rendere più flessibile l’età per il pensionamento non solo per il 2019 ma anche negli anni a venire.
I capitoli di intervento sulla Legge Fornero sono quelli già più o meno noti: l’avvio della quota 100 con 62 anni e 38 di contributi; la proroga dell’opzione donna e dell’ape sociale; una revisione del meccanismo degli adeguamenti alla speranza di vita (che potrebbe scattare già dal prossimo anno); il riscatto più agevolato dei periodi non lavorati successivi al 1996. Fuori per ora l’abbassamento dei requisiti contributivi per la pensione anticipata. Queste misure saranno presentate a Dicembre in un apposito provvedimento governativo. Analogo provvedimento è atteso per il lancio del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza.
Reddito e pensioni di cittadinanza
Su quest’ultimo fronte la legge di bilancio reca una disposizione transitoria volta a garantire il riconoscimento delle prestazioni del Reddito di inclusione di cui al D. Lgs. n. 147/2017, fino alla piena operatività dei nuovi strumenti. Se ne dispone, pertanto, la prosecuzione, confermandone i limiti di spesa e disponendo che essi concorrano, in base alle procedure indicate per l’erogazione delle prestazioni, al raggiungimento del limite di spesa complessivo previsto per il Reddito di cittadinanza. A tal fine, le risorse destinate all’erogazione economica del ReI , nei suddetti limiti di spesa, sono trasferite ed accantonate nell’ambito del nuovo Fondo per il reddito di cittadinanza, riducendo, conseguentemente, a decorrere dal 2019, le relative risorse del Fondo povertà previste per la misura.
Dato che nel 2019 il limite di spesa previsto per l’erogazione dei benefici economici del Reddito di inclusione ( ReI ) è stato determinato in 2.198 milioni (la cifra scende a 2.158 milioni per il 2020 e 2.130 milioni annui dal 2021) il Governo quantifica, pertanto, i maggiori oneri derivanti dal reddito di cittadinanza, rispetto a quelli previsti a legislazione vigente, in 6.802 milioni di euro nel 2019, 6.842 milioni di euro per il 2020 e 6.870 milioni di euro dal 2021.
Parte delle dotazioni del Fondo per il Reddito di inclusione sono però vincolate a specifici obiettivi , e precisamente, nell’importo fino ad 1 miliardo di euro annui per il biennio 2019 – 2020 al potenziamento dei centri per l’impiego e un importo fino a 10 milioni di euro per il 2019 al finanziamento del contributo di funzionamento dell’Anpal.