pubblico-impiego-scorrimento-graduatorie-novitaNel maxi-emendamento presentato al Parlamento cambiano decorrenze, scadenze e modalità: ecco di cosa si tratta.


Pubblico Impiego, scorrimento graduatorie: le novità che introduce il maxiemendamento alla Manovra. Dunque si torna sulla delicata questione con nuovi meccanismi di utilizzo per i prossimi anni.

Le nuove opportunità sono rese possibili da un emendamento della manovra, approvato dalla commissione Bilancio del Senato.

Scopriamo assieme quali sono le principali novità.

Concorsi Pubblici: indicazioni su periodo di validità dello scorrimento graduatorie.

Pubblico Impiego, scorrimento graduatorie: novità

Si rivedono decorrenze, scadenze e modalità di utilizzo. Ricordiamo che già il ministro per la Funzione Pubblica Fabiana Dadone nel corso di un question time alla Camera il 6 novembre aveva allargato le possibilità di entrare nel pubblico impiego per le migliaia di persone risultate idonee nei tanti concorsi succedutisi negli ultimi anni, ma rimaste vittima del blocco delle assunzioni pubbliche dal 2010 ad oggi.

Ancora concessa la possibilità di scorrimento delle graduatorie anche oltre i posti messi a concorso stante l’abrogazione del comma 361 della legge 145/2018.

Scorrimento Graduatorie, la Corte dei Conti interviene di nuovo: tutti i dettagli.

In particolare, le graduatorie approvate nel 2011 saranno utilizzabili fino al 30 marzo 2020, quelle approvate dal 2012 al 2017 sono utilizzabili fino al 30 settembre 2020 mentre quelle approvate nel 2018 e nel 2019 entro tre anni dalla loro approvazione.

Ma ci sono anche novità da un altro punto di vista, che prenderanno il loro corso a partire dall’anno prossimo.

La modifica che fa più notizia, infatti. è quella relativa all’articolo 35, comma 5-ter del Dlgs 165/2001. Testualmente viene cambiata la stringa di testo, introducendo la dicitura «due anni dalla data di approvazione».

Cosa cambia? Cosa vuol dire questo?

Adesso le graduatorie invece di rimanere vigenti per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione lo saranno solamente per due anni dalla data di approvazione.

Ricordiamo, per concludere, che sull’argomento ha espresso il suo parere la Corte di Cassazione. Che ha affrontato l’argomento dell’utilizzo, per assunzioni a tempo determinato, di graduatorie di concorsi, banditi successivamente al 1° gennaio 2019, per posti a tempo indeterminato. Nonché di assunzioni mediante scorrimento degli idonei della graduatoria di altro Ente.

Maggiori informazioni le trovate a questo link.