pubblico impiego gazzetta ufficialeSi completa la riforma della Pa. Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i due decreti legislativi sul pubblico impiego e sulle performance dei dipendenti della pubblica amministrazione che erano stati licenziati dall’esecutivo lo scorso 19 maggio.


 

Si tratta del decreto legislativo 74 e 75 del 2017 contenenti disposizioni di attuazione della legge 7 agosto 2015, n. 124 che detta la riforma della pubblica amministrazione, che entreranno in vigore ufficialmente il 22 giugno prossimo al termine del periodo di vacatio legis.

 

Il pacchetto più importante riguarda le innovazioni al testo unico del pubblico impiego (Dlgs 165/2001) le cui modifiche sono contenute nel decreto legislativo numero 75. Cambia in particolare il codice disciplinare con la possibilità di licenziare a seguito di insufficiente rendimento o di gravi o reiterate violazioni dei codici di comportamento, arriva il nuovo regime per le visite fiscali e le regole per i concorsi pubblici con il capitolo sulla stabilizzazione dei precari storici delle PA. A tal fine si prevede un piano straordinario di assunzioni per i lavoratori a tempo determinato che risultavano in servizio successivamente alla data del 28 agosto 2015 a condizione che al 31 dicembre 2017 possano vantare almeno tre anni di servizio presso l’amministrazione che procede all’assunzione, anche non continuativi, negli ultimi otto anni. Arrivano sanzioni più efficaci in caso in cui il dipendente pubblico compia uno sbaglia, ora i vizi formali della procedura non consentiranno più di annullare le sanzioni. Spazio da settembre al polo unico delle visite fiscali, che verranno gestite dall’Inps che già le gestiva per i dipendenti privati. Ci sono anche misure per agevolare il rispetto delle quote di riserva per l’assunzione dei lavoratori disabili con un sistema sanzionatorio più efficace e un nuovo rapporto tra legge e contratto di riferimento.

 

Il decreto legislativo 74/2017, che modifica il dlgs 150/2009, ha, invece,  lo scopo di migliorare la produttività dei lavoratori attivi nel settore pubblico e di potenziare l’efficienza e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni. Ispirandosi ai principi di semplificazione, il testo introduce alcune novità per quanto riguarda il sistema premiale e di valutazione del rendimento dei dipendenti. Prima di tutto, si è chiarito che il rispetto di queste disposizioni non solo incide sull’erogazione dei premi ma anche sulla progressione economica, sul conferimento di incarichi dirigenziali e di responsabilità. Anche in fini disciplinari: se per tre anni di seguito un dipendente consegue una valutazione negativa, verrà licenziato. Tutte le amministrazioni sono tenute a misurare il rendimento, del suo complesso, delle unità operative e dei singoli lavoratori e oltre al raggiungimento di specifici obiettivi devono raggiungere obiettivi generali, priorità coerenti con le politiche nazionali. Le figure di monitoraggio sono gli organismi indipendenti di valutazione, che osservano l’andamento delle performance e segnalano criticità e debolezze.