Un articolo del disegno di legge di Riforma della Pubblica Amministrazione prevede il rafforzamento del telelavoro e servizi di sostegno alla genitorialità.
Oltre alla staffetta generazionale, misura introdotta all’ultimo minuto e sulla cui reale efficacia ci sarebbe da discutere, il disegno di legge delega di Riforma della Pubblica Amministrazione contiene anche altre misure che dovrebbero flessibilizzare il lavoro per i dipendenti pubblici.
L’articolo 10 del provvedimento, approvato in prima lettura dall’Aula del Senato lo scorso venerdì, riconosce infatti la facoltà alle pubbliche amministrazioni (comma 1) di poter adottare misure organizzative per il rafforzamento dei meccanismi di flessibilità dell’orario di lavoro orizzontale o verticale attraverso il ricorso al cd. lavoro ripartito o job sharing (nel quale cioè due lavoratori assumono in solido l’adempimento di un’unica obbligazione lavorativa). Si prevede, inoltre, anche la definizione di obiettivi annuali per l’attuazione del telelavoro, anche nella forma del telelavoro misto (o smart working), e la sperimentazione di forme di co–working (termine con cui si fa riferimento alla condivisione di un ambiente di lavoro da parte di lavoratori dipendenti da diversi datori di lavoro o anche parasubordinati ed autonomi o imprenditori).
Le misure organizzative volte a favorire il lavoro da remoto dovranno essere tali da determinare la migliore attuazione delle disposizioni in materia di fruizione del congedo parentale. Inoltre sia il telelavoro, che il job-sharing o lo smart working non potranno comportare penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera, per i dipendenti che se ne avvalgano.
C’è inoltre l’espressa previsizione, al comma 2, che le amministrazioni potranno procedere, seppure nei limiti delle risorse di bilancio disponibili, a stipulare convenzioni con asili nido e scuole dell’infanzia e a organizzare servizi di supporto alla genitorialità aperti duranti i periodi di chiusura scolastica.
Altre novità per il rapporto di pubblico impiego sono contenute nell’articolo 12 del provvedimento che chiede al Governo un effettivo riordino della disciplina del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. Un riordino che dovrà essere realizzato mediante una serie di decreti legislativi che dovranno essere emanati riguardanti, in particolare:
- una più efficacia integrazione negli ambienti di lavoro delle persone con disabilità;
- la riorganizzazione delle funzioni in materia di accertamento medico-legale sulle assenze dal servizio per malattia dei dipendenti pubblici, al fine di garantire l’effettività del controllo con l’attribuzione all’Inps della relativa competenza e delle risorse attualmente impiegate dalle pubbliche amministrazioni per l’effettuazione degli accertamenti;
- la semplificazione delle norme in materia di valutazione dei pubblici dipendenti, il riconoscimento del merito e di premialità;
- l’introduzione di norme in materia di responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti finalizzate ad accelerare, rendere concreto e certo nei tempi di espletamento e di conclusione l’esercizio dell’azione disciplinare;
- progressivo superamento della dotazione organica come limite alle assunzioni fermi restando i limiti di spesa anche al fine di facilitare i processi di mobilità.