Rilevamento terremoti“Siamo impegnati a supporto della viabilità e delle chiusure ma ieri abbiamo dato una mano ai vigili del Fuoco all’interno della zona Rossa. Facciamo quello che ci viene richiesto a seconda delle esigenze del momento, sperando di poter aiutare la gente colpita da questa tragedia anche con una semplice parola di conforto, al di là del nostro impegno quotidiano”. Parla così l’agente scelto Erica Rinfreschi che, insieme al collega Leonardo Corsini, è impegnata in questi giorni ad Amatrice in rappresentanza del comando di Polizia locale di Prato.

 

Una missione questa della polizia pratese che è iniziata venerdì 26 agosto, subito dopo la forte scossa che ha squassato il Centro Italia, e che da allora si sta protraendo nella città divenuta il simbolo della distruzione del sisma.

 

“Ci alterniamo a gruppi di due e ci diamo il cambio ogni settimana, con il mio collega siamo arrivati ieri e ci fermeremo fino a mercoledì prossimo”, spiega Rinfreschi. “Dal punto di vista operativo, ci muoviamo sotto le direttive del Comando di Polizia municipale di Roma Capitale, a cui ci siamo aggregati”.

 

L’agente pratese, alla prima esperienza di supporto in zone terremotate, crede molto in questo tipo di interventi di solidarietà tra Comuni promosso dall’Anci: “Sono azioni molto utili per aiutare il graduale ritorno alla normalità, soprattutto in una situazione che, secondo me, è anche peggiore di quanto rappresentato dai media”. Un’esperienza che la municipale di Prato conosce già abbastanza bene, avendola già svolta sia in occasione del terremoto in Abruzzo del 2009 che in quello emiliano del 2012, allora erano di stanza a Finale Emilia.

 

Ma c’è anche l’aspetto umano che va al di là dell’azione svolta sul campo dagli agenti. “Siamo alloggiati presso una tendopoli insieme con molti sfollati dalle case distrutte: sono rimasta molto colpita dal loro dolore ed anche dalla loro dignità nell’affrontarlo”, ammette Rinfreschi. “Spesso abbiamo ascoltato i loro racconti ed abbiamo cercato di dare loro anche una semplice parola di conforto. Mi rendo conto che è molto difficile superare questa tragedia ed i tanti lutti, ma speriamo di essere utili anche in questo modo”, conclude l’agente scelto di Prato.

 

“Ieri sera avevamo appena finito il nostro turno e siamo stati chiamati per gestire l’emergenza sulla statale Salaria bloccata da una frana in entrambe le corsie all’altezza di Quintodecimo, in provincia di Ascoli Piceno, a pochi chilometri da Arquata del Tronto. Abbiamo deviato il traffico insieme alla Polizia di Stato diretta dal dottor Silvio Bozzi, Capo della Squadra Mobile di Pesaro, anche lui presente sul posto”. A parlare è il Commissario della Polizia Municipale di Torino Vito Musto che insieme ad altri cinque agenti, che coordina, questa settimana sta lavorando nelle zone colpite dal sisma dello scorso 24 agosto.

 

“La gestione della logistica, della viabilità e della sicurezza sono i nostri principali compiti – ha aggiunto il Commissario Musto – poi ovviamente siamo operativi sul campo in base alle necessità che si presentano, anche perché la situazione è in continua evoluzione. Non c’è una priorità particolare”.

 

Questa è una delle molteplici, concrete azioni avviate dai Comuni in risposta all’appello dell’Anci di sostegno ai territori terremotati. Il Comando della Polizia Municipale di Torino è, infatti, attivo sul territorio già dal 25 agosto con una turnazione settimanale. “Ogni venerdì arriva da Torino un gruppo di sei colleghi più qualcuno che si aggiunge dai comandi di altre città. Questa settimana, ad esempio, abbiamo il supporto di due agenti di Venaria. La turnazione – spiega il Commissario Musto – è necessaria per essere sempre lucidi ed operativi”.

 

Viviamo insieme ai civili – continua – con i quali condividiamo gli stessi centri di accoglienza e tutti siamo sistemati nei tendoni allestiti dalla Protezione civile. Le condizioni climatiche sono sempre più rigide, la notte si arriva a sette, otto gradi centigradi fa molto freddo e c’è molta umidità, tant’è che i civili stanno iniziando a spostarli sulla costa in alloggiamenti meno provvisori”.

 

“Fino a questa mattina – afferma – eravamo sistemati nella frazione di Illica (Accumuli) adesso siamo vicino a Pescara del Tronto nelle Marche a 10 km dal punto dove lavoriamo ad Arquata del Tronto. Di fatto, ad oggi, abbiamo controllato gli accessi (da Piè di Lama e da Spelonga) dei residenti e degli autorizzati, chi non risponde a queste caratteristiche non può accedere alla zona rossa. Bisogna arginare al massimo non solo l’eventule sciacallaggio ma anche i semplici curiosi.

 

“Nel pomeriggio è arrivato da Torino anche il nostro ufficio mobile che sistemeremo al borgo di Arquata dove ci sono i container nei quali sono sistemati gli uffici amministrativi del Sindaco e del Segretario comunale. L’ufficio mobile sarà la nostra base operativa”.

 

Il Commissario Musto è in stretto e quotidiano contatto con il Capo della Squadra Mobile Bozzi con il questore vicario di Ascoli Piceno, Mauro Sambrotta con i quali ogni mattina concorda i servizi necessari tenendo conto dell’imprevisto, “così come successo ieri sera sulla Salaria” conclude il Commissario Musto.