piaoIl PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione) è un nuovo adempimento semplificato, per le pubbliche amministrazioni. Ecco la guida completa.


Col Decreto legge 80 del 9 giugno 2021, convertito nella Legge 113 del 6 agosto 2021, è stato introdotto il PIAO, il Piano Integrato di Attività e Organizzazione.

Il suo scopo è quello di raccogliere i diversi strumenti di programmazione usati oggi, per creare un piano unico.
Ma vediamo di cosa si tratta nello specifico ed entro quando dovrà essere fatto.

PIAO: di cosa si tratta

Possiamo definire il PIAO come una sorta di “testo unico” della programmazione, creato per poter semplificare gli adempimenti a carico degli enti, ma anche per adottare una logica integrata, rispetto alle scelte fondamentali di sviluppo delle amministrazioni.

La sua realizzazione è data anche dal Decreto Reclutamento nella PA, nel quale si richiedeva di realizzare una riqualificazione del personale pubblico, in tempi molto brevi. In questo modo, si realizzerebbero, in tempi brevi, gli obiettivi del PNRR.

Si tratta, quindi, di un documento di programmazione unico, che unirà i piani della performance, del lavoro agile e dell’anticorruzione.

L’obiettivo è quello di assicurare la qualità e la trasparenza dei servizi, per cittadini e imprese, procedendo alla semplificazione e alla reingegnerizzazione dei processi, anche in materia di diritto di accesso.

Il PIAO sostituisce:

  • PDO, poiché dovrà definire gli obiettivi programmatici e strategici della performance, stabilendo il collegamento tra performance individuale e i risultati della performance organizzative;
  • POLA e il piano della formazione, poiché definirà la strategia di gestione del capitale umano e dello sviluppo organizzativo;
  • Piano triennale del fabbisogno del personale, poiché dovrà definire gli strumenti e gli obiettivi del reclutamento di nuove risorse e la valorizzazione delle risorse interne;
  • Piano anticorruzione, così da raggiungere la piena trasparenza, nelle attività di organizzazione.

PIAO: com’è strutturato

Il PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione) è un nuovo adempimento semplificato, per le pubbliche amministrazioni. Ecco la guida completa.Il PIAO è suddiviso in quattro sezioni:

  • Scheda anagrafica dell’amministrazione;
  • Valore pubblico, performance e anticorruzione, dove sono definiti i risultati attesi, in termini di obiettivi generali e specifici;
  • Organizzazione e capitale umano, dove verrà presentato il modello organizzativo adottato dall’Amministrazione o dall’Ente;
  • Monitoraggio, dove saranno indicati gli strumenti e le modalità di monitoraggio, insieme alle rilevazioni di soddisfazioni degli utenti e dei responsabili.

Nel PIAO dovranno essere inclusi:

  • L’elenco delle procedure da semplificare e reingegnerizzare ogni anno, anche mediante il ricorso alla tecnologia e sulla base della consultazione degli utenti. Ma anche la pianificazione delle attività inclusa la graduale misurazione dei tempi effettivi di completamento delle procedure effettuata attraverso strumenti automatizzati;
  • Le modalità e le azioni finalizzate a realizzare la piena accessibilità alle amministrazioni, fisica e digitale, da parte dei cittadini ultrasessantacinquenni e dei cittadini con disabilità;
  • Le modalità e le azioni finalizzate al pieno rispetto della parità di genere, anche con riguardo alla composizione delle commissioni esaminatrici dei concorsi.

Il PIAO dovrà essere adottato entro il 31 gennaio 2022 e dovrà essere pubblicato ogni anno sul sito dell’ente e inviato al Dipartimento della funzione pubblica.

PIAO: le sanzioni

Nel caso il PIAO venga omesso o sia del tutto assente, verranno applicate le sanzioni descritte nell’art.10, comma 5, del Decreto Legge 150/2009.

Le sanzioni sono:

  • Divieto di erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti che risulteranno responsabili dell’omissione del piano;
  • Divieto di assumere e affidare incarichi di consulenza o di collaborazione comunque denominati.

Ci sarà anche una sanzione amministrativa, che potrà andare da 1000 a 10’000 euro, riferita alla mancata approvazione della programmazione anticorruzione.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it