posizioni, contratti ata, assunzioniLa maggioranza dei docenti precari rischia il trasferimento al nord. E’ quanto emerge della tabella pubblicate oggi dal Miur che rendono note le cattedre disponibili per la fase B del programma straordinario di assunzioni, quello che dovrebbe concludersi entro i primi di settembre.Le cattedre che gli uffici scolastici provinciali e regionali non sono riusciti ad assegnare per mancanza di aspiranti nelle fasi ordinarie –  la fase zero e la fase A  –  adesso verranno infatti spalmati su tutto il territorio nazionale e verranno assegnate senza più vincolo territoriale in base al punteggio e alle preferenze espresse al momento della domanda online.

 

In tutto, comunicano da viale Trastevere, sono 16.210 posti, più della metà dei quali su posti di sostegno. Ma è soprattutto nelle regioni settentrionali che si addensano i vuoti di organico. Nelle regioni del nord i posti disponibili ammontano a 11.464 posti, pari al 71 per cento del totale. Al Sud, sono rimasti appena 1.514 posti vacanti, pari al 9 per cento del totale, mentre al centro resta il 20% dei posti.

 

Il sud si conferma la meta preferita per la maggioranza dei docenti precari: Campania e Sicilia hanno registrato oltre 11mila candidature ciascuna, seguite a ruota da Lazio e Puglia con rispettivamente 7mila e 6mila domande.

 

Poche le richieste per gran parte delle regioni del nord (meno di mille le domande pervenute per Friuli Venezia Giulia e Liguria), poco più di 2mila domande per il Piemonte, 3600 le domande per Emilia Romagna e Veneto, 6.600 per la Lombardia. Incrociando i due dati, ne consegue che quasi tutti i posti rimasti vacanti nelle regioni settentrionali saranno presumibilmente occupati nella fase B da precari meridionali, che hanno più anni di servizio alle spalle e punteggi generalmente superiori. Poi, a novembre, scatterà la fase C, con 55mila posti distribuiti a livello regionale sull’organico per il potenziamento dell’offerta formativa.

 

Ora la palla passa al Miur che dovrà completare il quadro delle disponibilità e verificare le domande accoglibili. Il fenomeno della migrazione forzata sarà in parte attenuato dal rinvio del raggiungimento della sede per chi abbia in corso una supplenza annuale o al 30 giugno. Chi dovrà migrare potrà comunque cercare di riavvicinarsi tramite il piano straordinario di mobilità in programma per il 2016/2017.

 

In allegato all’articolo il prospetto con tutti i dati in dettaglio.