salvaguardia, previdenza fisco pensioniIl prossimo 1° settembre circa 30 mila tra docenti e personale Ata andranno in pensione. Si tratta di quei lavoratori che hanno presentato domanda per la cessazione volontaria entro lo scorso 15 gennaio 2015 e coloro che hanno ricevuto l’avviso da parte dell’amministrazione scolastica del pensionamento d’ufficio per raggiungimento dei limiti ordinamentali entro il 31 Agosto 2015.

 

A livello numerico, secondo i dati provvisori forniti dal Miur ai sindacati nelle scorse settimane, le richieste di cessazione dal servizio relative all’anno in corso sono state 24.220. A queste andranno le cessazioni d’ufficio e altre cessazioni. Rispetto alle 17.237 domande presentate nel 2014, sono circa 7.000 in più le domande di quest’anno, con un incremento del 40%.

 

Per il conseguimento della pensione si ricorda che gli interessati dovevano presentare domanda di pensionamento all’Inps in quanto, com’è noto, il pagamento della pensione non si verifica automaticamente dalla cessazione del servizio.

 

Resta invece ancora sospesa la possibilità di andare in pensione di quei docenti che hanno fatto domanda di accesso alla sesta salvaguardia in quanto fruitori dei permessi e dei congedi per l’assistenza di un familiare disabile nel corso del 2011. L’Inps, com’è noto, ha esaurito il plafond di 1800 posti messo a disposizione per questa categorie di lavoratori al 31 luglio 2013 lasciando nell’incertezza tutti quei lavoratori che hanno maturato il diritto a pensione, con la normativa ante Fornero, tra Agosto 2013 e Dicembre 2014. Molti dei potenziali beneficiari sono proprio del comparto scuola.

 

Il rischio (ma ormai è quasi una certezza dato il perdurante silenzio delle istituzioni preposte alla soluzione della vicenda) è che questi lavoratori dovranno ripresentarsi in classe dai primi di settembre nella speranza che nel corso dell’anno si individui una soluzione per consentire in qualche misura l’estensione del plafond. Magari in occasione della discussione della settima salvaguardia.

 

Si ricorda che sono collocati in pensione d’ufficio i lavoratori che: a) hanno raggiunto un diritto previdenziale entro il 31.12.2011 e perfezionano i 65 anni entro il 31.8.2015; b) chi raggiunge i 66 anni e 3 mesi di età e 20 anni di contributi entro il 31.8.2015; c) coloro che raggiungono 41 anni e 6 mesi (42 anni e 6 mesi gli uomini) unitamente al perfezionamento di 65 anni di età (62 anni qualora la Pa intenda avvalersi della risoluzione unilaterale anticipata per esigenze di servizio; cfr articolo 1 DL 90/2014), entro il 31.8.2015. In quest’ultimo caso la Pa doveva dare il preavviso entro 6 mesi (cioè entro il 28 febbraio 2015). Le richieste di permanenza in servizio oltre i 66 anni e 3 mesi potevano essere effettuate solo per il raggiungimento del requisito minimo contributivo, cioè i 20 anni di contributi nei limiti del 70° anno di età.

 

 

Pensioni Scuola - Uscita a Settembre

 

 

 

Immagine 1.1 – Pensioni della Scuola, Settembre 2015 (clicca sull’immagine per ingrandire)