adeguamento speranza di vita pensionePubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 289 del 12 dicembre 2017, il Decreto 5 dicembre 2017 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, recante: “Adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita.”


 

Secondo la nota del presidente dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) n. UP/1022924 del 10 ottobre 2017, si comunica che la variazione della speranza di vita all’eta’ di sessantacinque anni e relativa alla media della popolazione residente in Italia, tra l’anno 2013 e l’anno 2016, e’ pari a 0,4 decimi di anno; il predetto dato, trasformato in dodicesimi di anno, equivale ad una variazione di 0,5 che, a sua volta arrotondato in mesi, corrisponde ad una variazione pari a cinque mesi; Visto l’art. 12, comma 12-ter, lettera b) del citato decreto-legge 30 luglio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che prevede che i valori di somma di eta’ anagrafica e di anzianita’ contributiva di cui alla tabella B allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 243, e successive modificazioni, siano incrementati in misura pari al valore dell’aggiornamento rapportato ad anno dei requisiti di eta’, con arrotondamento, in caso di frazione di unita’, al primo decimale.

 

A decorrere dal 1° gennaio 2019, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici di cui all’art. 12, commi 12-bis e 12-quater, fermo restando quanto previsto dall’ultimo periodo del predetto comma 12-quater, del decreto-legge 30 luglio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni e integrazioni, sono ulteriormente incrementati di cinque mesi e i valori di somma di eta’ anagrafica e di anzianita’ contributiva di cui alla tabella B allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 243, e successive modificazioni, sono ulteriormente incrementati di 0,4 unita’.

 

Pertanto a fronte della variazione della speranza di vita per i 65enni rilevata dall’Istat nel triennio 2014-2016, i requisiti principali richiesti per le varie forme di pensionamento subiranno un incremento di 5 mesi nel 2019-2020 rispetto ai limiti in vigore quest’anno e il prossimo.

 

Per la pensione di vecchiaia ancora oggi agli uomini sono richiesti 66 anni e 7 mesi, minimo previsto anche per le dipendenti del settore pubblico, mentre per le dipendenti del privato bastano 65 anni e 7 mesi e alle autonome 66 anni e 1 mese.

 

Al seguente link il testo completo del Decreto in Gazzetta Ufficiale.