Anche per la Pensione di Cittadinanza le domande al via, contestualmente al Reddito di Cittadinanza. Ecco alcune utili indicazioni.
L’INPS informa che prima di presentare domanda gli interessati devono avere presentato una DSU (dichiarazione sostitutiva unica) finalizzata al rilascio di ISEE. Non è necessario allegare alla domanda alcun documento, né l’attestazione ISEE, che verrà abbinata alle domande in modalità telematica direttamente dall’ Inps. Le domande presentate saranno trasmesse all’ Inps che eseguirà la verifica dei requisiti e provvederà ad accoglierle o rigettarle.
Si precisa che l’Inps sarà in grado di trasmettere a Poste Italiane il flusso degli ordinativi di accreditamento già dal 15 aprile prossimo, in anticipo rispetto a quanto originariamente programmato.
La pensione di Cittadinanza
La misura della pensione di cittadinanza oscilla a seconda di una scala di equivalenza misurata in base al numero dei componenti il nucleo familiare. Nel caso di un pensionato solo l’integrazione viene corrisposta in misura tale da far raggiungere i 630 euro al mese per 12 mesi (cioè 7.560 euro annui); se il pensionato è coniugato la misura dell’integrazione raggiunge gli 882 euro al mese. A tal fine bisogna ricordare che per la corresponsione della pensione di cittadinanza tutti i componenti il nucleo familiare devono avere compiuto almeno 67 anni di età (requisito che resta adeguato alla speranza di vita, per cui dal 2021 è destinato a crescere).
Essendo la PdC solo un’integrazione del reddito difficilmente queste cifre verranno corrisposte per intero. Dall’importo massimo riconoscibile occorre, infatti, sottrarre l’importo della pensione e/o degli altri redditi percepiti dal nucleo familiare tra cui, in particolare, l’assegno sociale o la pensione integrata al minimo e relative maggiorazioni sociali. Ad esempio un soggetto ultra 67enne sprovvisto di redditi nel 2019 può contare su un assegno sociale di 458 euro mensili, 5.954 euro l’anno. La pensione di cittadinanza gli porterà in dote un bottino di soli 1.606 euro annui aggiuntivi. Se questi è sposato l’assegno sociale già consente alla coppia priva di altri redditi il cumulo dei due assegni sociali a fronte, invece, di un’integrazione di soli 882 euro al mese previsti con la PdC.