Si prevedono numerose misure per il pubblico impiego all’interno dell’ultima bozza della Legge di Bilancio 2025: ecco le ultime novità.
La firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, apposta sulla manovra di bilancio 2025 rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso legislativo. Questo atto formale, che segue l’approvazione del Consiglio dei Ministri, conferma la conformità del testo ai requisiti costituzionali e dà il via all’iter parlamentare che porterà all’approvazione definitiva.
La sua importanza risiede nel ruolo di garante dell’equilibrio istituzionale che il Presidente svolge, assicurando che il disegno di legge rispetti i principi fondamentali della Costituzione prima di essere discusso e votato dal Parlamento.
Legge di Bilancio 2025: nella bozza diverse novità per il pubblico impiego
Le bozze della manovra di bilancio per il 2025 portano alcune rilevanti novità per i lavoratori del settore pubblico, con l’obiettivo di ottimizzare l’organizzazione e migliorare l’efficienza della Pubblica amministrazione, in linea con le riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Revisione dei fabbisogni e efficienza organizzativa
Una delle principali proposte riguarda la revisione dei fabbisogni di personale da parte delle amministrazioni pubbliche, che saranno chiamate a realizzare risparmi di efficienza grazie a processi di digitalizzazione, semplificazione e riorganizzazione. Questo percorso sarà applicato secondo le disposizioni che verranno definite nei prossimi mesi.
Percentuali di assunzioni e turn over
Un elemento chiave della manovra è il tetto alle assunzioni per le amministrazioni con oltre 20 dipendenti a tempo indeterminato, che dal 2025 potranno assumere solo il 75% del personale cessato l’anno precedente, con un ritorno al 100% dal 2026. Questo limite non riguarderà il personale delle magistrature, né gli avvocati e procuratori dello Stato, per i quali sarà consentito un turn over del 100% già a partire dal 2025.
Similmente, altre modifiche interesseranno il personale delle Forze armate, con un graduale incremento delle percentuali di assunzioni, passando dal 12% fino al 15,58% dal 2025.
Limiti di spesa per il personale pubblico
Le nuove disposizioni impongono inoltre limiti alla spesa per il personale. Gli enti pubblici, comprese le istituzioni di ricerca e le autorità di regolazione, non potranno assumere oltre il 75% del personale cessato l’anno precedente, mantenendo così sotto controllo le spese. Anche per gli enti locali e le regioni, il vincolo sarà lo stesso, con la possibilità di riorganizzare i bilanci in base ai risparmi derivanti dalle cessazioni di servizio.
Scuola e riduzione del personale docente
La manovra interviene anche nel settore scolastico, con una riduzione prevista di 5.660 posti nell’organico dell’autonomia per l’anno scolastico 2025/2026. Le modifiche riguarderanno anche il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), per cui è stata stabilita una riduzione di 2.174 unità, con una successiva revisione dei criteri di assegnazione degli organici.
Deroghe per esigenze specifiche
Tuttavia, la bozza prevede la possibilità di derogare alle limitazioni assunzionali in casi di necessità particolari o per coprire specifiche professionalità. Queste deroghe saranno stabilite attraverso un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, garantendo comunque l’equilibrio dei risparmi previsti.
Risparmi destinati al personale
Infine, la manovra prevede che i risparmi permanenti ottenuti dalle amministrazioni, grazie a un numero di assunzioni inferiore a quello consentito, possano essere destinati a incrementare i fondi per il trattamento accessorio del personale, fino a un massimo del 10% del valore dei fondi stabilito nel 2016.
La bozza della Legge di Bilancio 2025
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