Disponibile la nota dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) in materia di comunicazione politica, comunicazione istituzionale e propaganda elettorale per le elezioni amministrative 2024.
Il prossimo turno di elezioni amministrative nei Comuni delle Regioni a statuto ordinario è previsto per sabato 8 giugno e domenica 9 giugno 2024, con un eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei Sindaci nei giorni di domenica 23 giugno e lunedì 24 giugno 2024. Con l’avvicinarsi di tali elezioni, è fondamentale comprendere le norme che disciplinano la comunicazione politica, istituzionale e la propaganda durante il periodo elettorale.
In tal senso la recente nota dell’Anci delinea chiaramente le disposizioni legislative che regolano tali questioni.
Elezioni Amministrative 2024: comunicazione politica, istituzionale e propaganda
Durante la campagna elettorale, i Comuni e gli amministratori locali devono attenersi a diverse normative riguardanti l’accesso ai mezzi di informazione, la comunicazione esterna rivolta alla collettività e la propaganda elettorale.
L’obiettivo principale di questa nota è analizzare le limitazioni imposte alla propaganda elettorale e alla comunicazione istituzionale e politica, concentrandosi sulla tempistica dei divieti. Inoltre, vengono forniti esempi pratici delle attività proibite durante il periodo elettorale, secondo le FAQ e le delibere dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Le norme di riferimento e i soggetti coinvolti
Le disposizioni legislative che regolano la comunicazione politica e istituzionale durante il periodo elettorale sono fondamentali per garantire la trasparenza e l’equità del processo democratico. Tra queste normative, spiccano la Legge sull’elezione diretta del sindaco, la Legge sulla disciplina della propaganda elettorale, la Legge per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie, e la Legge sulla disciplina delle attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni.
Queste leggi si applicano a una vasta gamma di entità pubbliche, comprese le istituzioni educative, le aziende e amministrazioni dello Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, le istituzioni universitarie e altri enti pubblici non economici. Tuttavia, è importante notare che le società di diritto privato e i singoli soggetti titolari di cariche pubbliche possono svolgere attività di propaganda al di fuori delle proprie funzioni istituzionali, a condizione che non utilizzino risorse pubbliche per tale scopo.
Queste norme mirano a garantire che durante il periodo elettorale le istituzioni pubbliche agiscano in modo imparziale e non influenzino il processo democratico a proprio vantaggio. Consentire a soggetti privati e politici di svolgere attività di propaganda al di fuori delle loro funzioni istituzionali aiuta a preservare la libertà di espressione e a mantenere un clima democratico aperto e pluralistico. Tuttavia, è essenziale che tali attività siano condotte nel rispetto delle leggi e senza l’uso improprio di risorse pubbliche.
Le regole da tenere a mente
Durante il periodo elettorale, le Amministrazioni devono adottare un approccio cauto e restrittivo riguardo alle loro comunicazioni, garantendo che queste siano strettamente necessarie per l’assolvimento delle proprie funzioni istituzionali. Questo significa che le comunicazioni devono essere limitate a quelle attività essenziali per il corretto funzionamento dell’amministrazione pubblica, evitando qualsiasi forma di propaganda o promozione politica.
Inoltre, tali comunicazioni devono essere impersonali, cioè non devono essere riconducibili ad un soggetto specifico o partito politico, ma devono essere percepite come emananti dall’istituzione stessa. Di conseguenza, devono presentare esclusivamente l’emblema della Repubblica, senza alcun riferimento a singoli candidati o partiti.
Le attività di informazione e comunicazione istituzionale durante il periodo elettorale devono avere lo scopo di informare in modo obiettivo e trasparente i mezzi di comunicazione di massa, i cittadini e altri enti. Questo può avvenire attraverso una varietà di canali, inclusi annunci stampa, messaggi audiovisivi, comunicazioni telematiche e altri mezzi di comunicazione.
È importante sottolineare che queste attività devono essere rivolte sia all’esterno, per mantenere il pubblico informato e coinvolto, sia all’interno, per assicurare che i dipendenti e gli altri enti coinvolti siano adeguatamente informati sulle questioni istituzionali pertinenti.
Il testo del vademecum Anci
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it