decreto primo maggioNel prossimo Consiglio dei Ministri, è prevista la discussione del decreto “primo maggio”, che contiene diverse misure per il lavoro, tra le quali il superbonus per chi assume.


Domani, 30 aprile 2024, si terrà il nuovo Consiglio dei Ministri, per il cosiddetto “decreto primo maggio”, contenente diverse misure a sostegno dei lavoratori.

Tante le misure in programma, come previsto dall’ultima bozza, ma i sindacati sono contrariati, a causa dell’assenza di una vera e propria trattativa.

Ecco quali sono le misure in programma.

Decreto “primo maggio”: quali sono le misure contenute nella bozza?

Alla vigilia della Festa dei Lavoratori, il Governo ha fissato il prossimo Consiglio dei Ministri, nel quale si discuteranno le nuove misure del decreto a tema lavoro.

Oggi invece, 29 aprile, saranno convocati a Palazzo Chigi i sindacati, per poter illustrare i nuovi interventi. Si tratta di un Cdm che “doppia” quello dello scorso anno, quando col nuovo provvedimento si sostituì il Reddito di Cittadinanza con l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro.

Secondo quanto dichiarato dal Viceministro all’Economia, Maurizio Leo, nel Consiglio dei Ministri si parlerà del decreto legislativo sull’Irpef, attuativo della delega fiscale, che era atteso la scorsa settimana, ma che poi è slittato.

Ecco quali sono le principali misure contenute nella bozza.

Bonus tredicesime

Una delle novità più “costose” è sicuramente il bonus sulle tredicesime, ovvero un’indennità fino a 100 euro, riservata ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28mila euro, con coniuge e almeno un figlio a carico.

La misura sarebbe limitata solo al 2024, a causa della limitatezza delle risorse disponibili.

decreto primo maggioSuperbonus sulle assunzioni

Tra le misure c’è anche la super deduzione delle assunzioni, prevista dal primo modulo della riforma fiscale.

Nello specifico, si tratta di un’agevolazione che prevede una quota deducibile del costo del lavoro pari al 120%, che viene maggiorata al 130% per specifiche categorie di lavoratori (giovani, donne e soggetti già beneficiari delle misure di sostegno).

La misura sarebbe applicata a tutte le imprese e ai lavoratori autonomi.

La super deduzione è riconosciuta “a condizione che i soggetti beneficiari abbiano esercitato effettivamente l’attività nei 365 giorni antecedenti (ovvero nei 366 giorni se il periodo d’imposta include il 29 febbraio 2024) il primo giorno del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023”.

Dl Coesione

Un altro provvedimento prevede la revisione delle regole per gli oltre 40 miliardi di fondi europei, che vengono assegnati all’Italia dall’Unione Europea ogni sette anni.

L’Italia fa fatica a spendere questi fondi, a causa di ostacoli burocratici e scarso coordinamento tra amministrazioni. Gli stessi problemi che il Governo ha dovuto affrontare e risolvere, in merito ai fondi Pnrr.

L’idea sarebbe di applicare le stesse regole della gestione del Pnrr anche ai fondi strutturali in questione, con la razionalizzazione della destinazione delle risorse e sanzioni per gli enti che non rispettano i tempi dei progetti.

Nel decreto Coesione sono previsti anche dei provvedimenti per il lavoro, con sostegni alle aziende che assumono e politiche attive e di formazione.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it