“Non è previsto nessun intervento di razionalizzazione delle prestazioni di natura previdenziale, a partire dalle pensioni di reversibilità”. A metterlo per iscritto, spiega una nota del ministero del Lavoro, e’ il Governo, che ha predisposto uno specifico emendamento al Disegno di Legge Delega contenente norme relative al contrasto della poverta’, che ha iniziato l’iter parlamentare nelle commissioni riunite Lavoro e Affari Sociali della Camera.
L’emendamento predisposto dal Governo, che verra’ presentato non appena saranno aperti i termini relativi, e quindi dopo la conclusione del ciclo di audizioni sul provvedimento, propone, infatti, la soppressione del riferimento alla razionalizzazione “di altre prestazioni anche di natura previdenziale, sottoposte alla prova dei mezzi”. In questo modo si esclude, in maniera assoluta, qualsiasi tipo di intervento su prestazioni quali le pensioni di reversibilita’ e le integrazioni al minimo.
L’annuncio che attendevamo dal ministro Poletti è arrivato: il Governo presenterà un emendamento alla Delega sulla povertà, in discussione alle commissioni Lavoro ed Affari sociali della Camera, per cancellare ogni riferimento ad interventi sulla previdenza”. Lo dichiara Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro alla Camera. “Era ormai chiaro da settimane – prosegue – che se non ci avesse pensato il Governo, l’emendamento soppressivo sarebbe stato presentato da noi in commissione. Abbiamo chiuso positivamente un capitolo, quello dell’ipotetico intervento sulle pensioni di reversibilità, che aveva sollevato molte preoccupazioni e proteste”. “Il Governo, a partire dal premier Renzi, aveva escluso fin dall’inizio una tale ipotesi, anche se il testo della Delega citava espressamente il tema della previdenza”, conclude.