come-funziona-cessione-del-quintoOggi proveremo, in modo sintetico ma approfondito, a rispondere alla seguente domanda: come funziona la cessione del quinto?


La cessione del quinto dello stipendio è un particolare tipo di prestito personale previsto in Italia, da estinguersi con determinate condizioni, che in alcuni casi possono risultare particolarmente vantaggiose.

Fino al 2005 la cessione del quinto era riservata solo ai dipendenti pubblici, adesso invece questa formula risulta estesa a tutti.

Scopriamo brevemente come funziona.

Cosa vuol dire “cessione del quinto”?

Quando parliamo di Cessione del Quinto ci riferiamo, nello specifico, di un prestito garantito prelevato direttamente dal reddito personale, che permette di rimborsare il finanziamento proprio grazie alla trattenuta diretta.

L’espressione cessione del quinto di stipendio deriva dal fatto che l’importo massimo della rata di rimborso del prestito non può superare il valore di 1/5 dello stipendio.

Come funziona la cessione del quinto?

Per questo l’importo totale dipenderà dallo stipendio percepito dal lavoratorie, con la singola quota delegabile che non può superare il 20% dello stipendio netto continuativo.

Si tratta dunque di un finanziamento a tasso fisso con rimborso a rate costanti.

In pratica con la cessione del quinto, ogni mese, la rata viene detratta dallo stipendio o dalla pensione direttamente dall’azienda o dall’Ente Pensionistico.

Importo massimo

Dato che l’importo ottenibile con la cessione del quinto dipende dallo stipendio o dalla pensione percepita e può essere anche superiore a 30.000 euro, che solitamente è la soglia massima consentita dai prestiti personali generici.

In alcuni casi, allo scopo di aumentare la somma erogata, è tuttavia possibile arrivare ad una rata massima pari a due quinti dello stipendio.

Occorre però sottoscrivere oltre che al contratto di cessione del quinto, anche un contratto di delega del pagamento, che impegna l’altro quinto dello stipendio.

L’ammontare massimo del prestito si calcola in base ai seguenti requisiti:

  • anni di anzianità lavorativa;
  • TFR cumulato;
  • importo della retribuzione o della pensione mensile.

Durata massima e termini massimi per età cessione-del-quinto-durata

La richiesta dell’importo può essere personalizzata, ma il rimborso della somma richiesta non può superare i 10 anni di tempo, ovvero le 120 rate mensili. La decorrenza minima abitualmente non è inferiore ai 24 mesi.

Il termine massimo della durata non può eccedere comunque il termine del rapporto di lavoro e il pensionamento, tranne che per i dipendenti pubblici, i quali possono decidere se estinguere il debito o traslarlo sulla pensione.

Possono accedere anche i pensionati: tuttavia la scadenza non può eccedere il 90º anno di età, anche se oggi nella prassi le compagnie di assicurazione limitano il rischio assumendo prodotti con un massimo di 85 anni.

Requisiti

I requisiti richiesti per accedere a questa forma di credito personale sono in schema i seguenti:

  • Per i dipendenti:
    • contratto a tempo indeterminato
    • residenza Italiana
    • età compresa tra 18 e 63 anni
    • assicurabilità dell’azienda se si è dipendenti di un’azienda privata.
  • Per i pensionati:
    • età non superiore ai 90 anni al momento della scadenza del finanziamento (spesso le società limitano a 85 anni);
    • pensione con un importo minimo (quello stabilito annualmente per legge) al netto della quota cedibile.

ape-volontario-finanziamento-supplementareCessione del Quinto: come avviene e funziona il finanziamento?

Come abbiamo anticipato la particolarità di questa soluzione di finanziamento è che il rimborso avviene con trattenuta della rata direttamente in busta paga.

Il datore di lavoro è pertanto il soggetto deputato a versare le rate a favore dell’Istituto che ha erogato il prestito.

Occorre però precisare che per richiedere il finanziamento occorre l’obbligo di un’assicurazione per garantire il pagamento del debito residuo in caso di perdita del lavoro o di decesso del titolare.

Importante: la cessione del quinto dello stipendio è una forma di credito non finalizzato. Per credito non finalizzato si intende che il soggetto beneficiario non è tenuto a specificare come spenderà i soldi.

Rinnovo del finanziamento

Il finanziamento è rinnovabile, ma a determinate condizioni:

  • se è decorso un limite minimo di tempo pari ai 2/5 dell’intera durata del prestito iniziale, ovvero se il beneficiario ha rimborsato almeno il 40% del numero delle rate previste;
  • se il beneficiario vuole rinnovare un’operazione di durata pari od inferiore a 5 anni con una di 10 anni.

Diritto alla recessione finanziamento-acquisto-asta-immobiliare

Infine è importante ricordare che chi richiede la cessione del quinto ha tutte le tutele e i diritti previsti dal credito ai consumatori qualunque sia l’importo del finanziamento.

Si può recedere dal contratto entro 14 giorni dalla data della firma inviando una comunicazione al finanziatore secondo le modalità indicate. Per recedere non si deve dare alcuna motivazione.

Chi nel frattempo ha ricevuto il finanziamento, anche solo in parte, deve restituire la somma ricevuta entro 30 giorni dalla comunicazione del recesso, pagando gli interessi maturati fino alla restituzione.

Recedere dal contratto di credito significa recedere anche dai servizi accessori forniti dal finanziatore o da terzi, a meno che i terzi non dimostrino che forniscono autonomamente tali servizi, a prescindere dall’accordo con il finanziatore.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it