cantiere cascoIl progetto, realizzato grazie al contributo della direzione regionale dell’Istituto, permetterà alle imprese di effettuare una valutazione del rischio attraverso un software gratuito, in modo da pianificare il lavoro in piena sicurezza. Già pronta la banca dati che racchiude i risultati di oltre 1.200 misurazioni fonometriche

 

Ad oggi è la seconda in Italia in grado di fornire un’esatta valutazione delle condizioni di rischio in relazione all’esposizione al rumore. È la banca dati nata in Irpinia dal progetto “Abbassiamo il rumore nei cantieri edili”, realizzato grazie al contributo della direzione della Campania dell’Istituto insieme al Centro per la formazione e sicurezza in edilizia (Cfs) della provincia di Avellino, con la collaborazione dell’Asl, dell’Unità operativa territoriale provinciale del Settore verifica certificazione e ricerca, e della Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp) dell’Inail Campania.

 

Coinvolte più di 40 aziende della provincia di Avellino. La banca dati è il frutto del monitoraggio di 219 macchine da cantiere e attrezzature di lavoro e ad oltre 1.200 misurazioni fonometriche, mediante un processo articolato in tre macro interventi: la rilevazione delle emissioni sonore nei cantieri dei 119 Comuni della provincia, l’elaborazione di rapporti di valutazione del rischio rumore e l’implementazione finale della banca dati delle macchine e attrezzature monitorate. A essere coinvolte sono state 42 aziende, che hanno potuto disporre dei livelli di rumorosità delle proprie attrezzature per eseguire una corretta valutazione dei rischi in un settore, quello dell’edilizia, che rappresenta uno dei settori economici principali della provincia di Avellino.

 

A disposizione degli operatori anche un software freeware.Attraverso il programma gratuito realizzato da Acca Software, società irpina di informatica leader nel settore degli applicativi per l’edilizia e partner del progetto, sarà possibile utilizzare i dati raccolti per simulare i livelli di rumorosità a cui saranno esposti i lavoratori, a partire dai tempi di utilizzo di ciascuna attrezzatura. Il software – al momento in attesa della validazione della base scientifica dei dati di misurazione – fornirà così alle imprese edili un utile sostegno per valutare l’esposizione al rumore di ciascun lavoratore e, di conseguenza, organizzare le fasi lavorative nei cantieri in piena sicurezza.

 

Memmolo: “Un’occasione per svolgere azioni di prevenzione”. “Il progetto – sottolinea Grazia Memmolo, direttore della sede Inail di Avellino – si è arricchito mano a mano che si accedeva nei cantieri, grazie anche agli spunti forniti dagli stessi lavoratori, ed è stata anche un’occasione per svolgere una proficua azione di prevenzione, a stretto contatto con i rischi concreti con cui le maestranze fanno i conti ogni giorno”. I tecnici incaricati delle misurazioni, precisa Memmolo a questo proposito, “hanno potuto così somministrare ben 42 azioni di formazione a oltre 170 allievi-lavoratori, dando loro tutte le informazioni di sicurezza sulle attrezzature che utilizzano quotidianamente e valutando insieme ai loro datori di lavoro le soluzioni migliori, in grado di ridurre l’esposizione al rischio”.