Nella bozza originale, erano previste 3mila assunzioni nella PA, ma saranno ridimensionate: slitta il decreto a Palazzo Chigi.
Assunzioni PA ridimensionate decreto: si era parlato recentemente di un grande piano di assunzioni per la Pubblica Amministrazione, che avrebbe interessato diversi enti, come l’Agenzia delle Entrate.
Nella bozza originale, erano previste 3mila assunzioni nella PA. Il decreto doveva essere discusso il prossimo giovedì, durante il Consiglio dei Ministri. Ma, a quanto pare, non sarà discusso e nell’ordine del giorno dovrebbe esserci un decreto legge sulla crisi per la siccità.
Vediamo la questione nel dettaglio.
Assunzioni PA ridimensionate: le modifiche alla bozza del decreto
Le fonti di Palazzo Chigi precisano che le anticipazioni sul Decreto assunzioni costituiscono solo la sommatoria delle varie proposte fatte dai singoli ministeri.
Ma su queste proposte sono in corso approfondimenti e verifiche di fattibilità di sistema e di copertura finanziaria.
Dopo la valutazione della copertura finanziaria, le assunzioni risulteranno fortemente ridimensionate, poiché il Governo punta a garantire la funzionalità delle amministrazioni.
Assunzioni PA ridimensionate: quali saranno le posizioni ricercate
Se nella bozza originale, erano previste 3mila assunzioni, il numero adesso si attesterebbe sulle 1700 assunzioni straordinarie, più un altro migliaio di assunzioni, fra il 2023 e il 2026, per le forze dell’ordine.
Le altre posizioni per gli enti sarebbero:
- 301 posti al Ministero dell’Interno;
- 11 posti al Ministero della Cultura;
- 20 posti al Ministero delle Infrastrutture;
- 210 posti al Ministero degli Esteri;
- 103 posti al Ministero dell’Agricoltura;
- 4 posti al Ministero dell’Ambiente;
- 4 posti per Università e Ricerca;
- 2 posti al Ministero per le Imprese e Made in Italy;
- 350 funzionari per il Ministero del Lavoro;
- 142 posti al Ministero del Turismo;
- 49 posti al Ministero della Salute.
Nella bozza si parlerebbe anche della stabilizzazione dei lavoratori precari che hanno lavorato in Regioni, Province e Comuni, per almeno tre anni.
Si dà la possibilità alle Regioni, alle Province e ai Comuni di procedere con la stabilizzazione fino al 31 dicembre 2026, per i lavoratori che abbiano superato i 36 mesi a tempo determinato, nei limiti della pianta organica e previo superamento di un colloquio selettivo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Buongiorno
Vorrei sapere se in questo piano di stabilizzazione sono compresi anche i lavoratori flessibili, e se fanno parte anche i lavoratori somministrati.