L’accordo tra Agea e INPS contro il caporalato rappresenta un passo concreto verso un sistema agricolo più giusto e trasparente, promuovendo al contempo lo sviluppo di pratiche lavorative legittime e rispettose dei diritti dei lavoratori.


Siglato un importante accordo tra l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) e l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps) volto a intensificare i controlli e contrastare il fenomeno del caporalato nell’ambito agricolo italiano.

Il decreto-legge agricoltura ha infatti introdotto una banca dati inter-operativa tra INPS e Agea, finalizzata a fornire dati precisi sulle aziende agricole. Questi dati saranno raccolti in una banca dati comune accessibile a tutte le istituzioni competenti, permettendo una verifica accurata sulle coltivazioni e sugli allevamenti presenti sul territorio nazionale, nonché sulle particelle catastali su cui si trovano i terreni.

Accordo Agea-Inps per contrastare il caporalato nell’agricoltura italiana

Un aspetto cruciale dell’accordo tra Agea e Inps riguarda la creazione di una piattaforma geospaziale innovativa, supportata da algoritmi avanzati di Intelligenza Artificiale (IA). Questa tecnologia è progettata per identificare automaticamente situazioni a rischio legate al fenomeno del caporalato, un grave problema che affligge il settore agricolo italiano. La piattaforma sfrutterà sofisticati modelli di apprendimento automatico per analizzare grandi quantità di dati geospaziali, rilevando schemi e anomalie che potrebbero indicare la presenza di sfruttamento lavorativo.

Mappatura e monitoraggio con dati geospaziali

La collaborazione prevede un intenso lavoro operativo sul campo. Agea sarà incaricata della mappatura dettagliata di serre, baraccopoli e allevamenti in tutte le regioni italiane. Utilizzando tecniche di telerilevamento avanzato, Agea potrà raccogliere dati geospaziali con una precisione elevatissima, identificando le ubicazioni esatte di strutture agricole e segnalando quelle potenzialmente a rischio. Questi dati saranno poi integrati nella piattaforma comune, dove verranno utilizzati per sviluppare criteri di allerta specifici, che aiuteranno a individuare le aziende agricole che potrebbero essere coinvolte in pratiche illecite.

Tecnologia di telerilevamento e alta precisione

La tecnologia di telerilevamento utilizzata da Agea rappresenta una delle soluzioni più avanzate a livello europeo. Grazie a satelliti, droni e sensori terrestri, Agea è in grado di ottenere immagini ad alta risoluzione e dati ambientali in tempo reale. Questi strumenti permettono di monitorare costantemente le condizioni delle coltivazioni e degli allevamenti, identificando tempestivamente eventuali irregolarità o situazioni di rischio. L’analisi automatizzata di questi dati attraverso algoritmi di Intelligenza Artificiale consente di effettuare previsioni accurate e di segnalare con precisione le aree dove potrebbero verificarsi fenomeni di sfruttamento.

Semplificazione amministrativa e trasparenza

Un ulteriore passo verso la trasparenza e la legalità è rappresentato dalla semplificazione dei processi amministrativi. Grazie alla piattaforma, sarà possibile precompilare automaticamente le dichiarazioni INPS utilizzando i dati certificati dal fascicolo aziendale agricolo. Questo strumento non solo riduce gli oneri burocratici per gli agricoltori, ma garantisce anche che tutte le informazioni siano verificate e aggiornate in tempo reale. La precompilazione automatica delle dichiarazioni Inps basata su dati validati riduce al minimo il rischio di errori e frodi, facilitando una gestione più efficiente e trasparente delle pratiche agricole.

Risultati e collaborazione interistituzionale

Nel 2023, l’INPS ha compiuto significativi progressi nel contrastare il lavoro sommerso nel settore agricolo. Sono stati annullati oltre 27.000 contratti irregolari e sono stati denunciati 425 lavoratori, grazie a una serie di ispezioni mirate. Questi controlli sono stati realizzati in stretta collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e le Forze dell’Ordine, creando un front office integrato per il monitoraggio e la prevenzione del caporalato. L’intensificazione delle attività ispettive, supportata dalla nuova piattaforma geospaziale e dall’adozione di tecnologie avanzate, promette di rendere ancora più efficace la lotta contro lo sfruttamento lavorativo.

Formazione e sensibilizzazione dei lavoratori migranti

Parallelamente, l’Inps ha implementato sportelli di ascolto e informazione multilingua presso gli ispettorati territoriali, offrendo supporto diretto ai lavoratori migranti. Questi sportelli forniscono informazioni cruciali sui diritti e doveri nel rapporto di lavoro, sui rischi legati allo sfruttamento e sui meccanismi di protezione per le vittime di caporalato. Inoltre, sono state avviate campagne di sensibilizzazione mirate a educare i lavoratori sui loro diritti e a prevenire situazioni di sfruttamento, integrando formazione e aggiornamento professionale per il personale ispettivo e gli operatori del mercato del lavoro.

Le dichiarazioni dei firmatari

«Con questo provvedimento si rendono effettive la sinergia e gli interventi previste dall’articolo 1 della legge 81/2006 sugli interventi urgenti per i settori dell’agricoltura, dell’agroindustria, della pesca, nonché in materia di fiscalità di impresa, rimaste inattuate», spiega il direttore di Agea Fabio Vitale, che ha portato concretamente a compimento l’impegno di potenziamento dell’attività di vigilanza e di contrasto all’attività illecita. «La lotta al lavoro sommerso verso quei settori che, sulla base dei dati statistici e in considerazione del contesto territoriale (es. vocazione turistica o stagionalità), risultano maggiormente esposti alla presenza di “lavoratori in nero” riceve in questo modo una risposta forte e integrata a livello istituzionale garantendo una piena centralizzazione e una completa condivisione dei risultati delle attività ispettive e dei soggetti ispezionati, con l’obiettivo ultimo di migliorare l’efficacia della programmazione dell’attività ispettiva e il monitoraggio del fenomeno del lavoro sommerso su tutto il territorio nazionale», aggiunge il direttore Agea.

Valeria Vittimberga, Direttore Generale dell’Inps, ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato: «Il lavoro nero si combatte anche con un welfare di qualità. In questo senso mi preme sottolineare il valore della riforma degli strumenti di integrazione sociale e di contrasto alla povertà anche sul fronte della legalità; un valore che si integra appunto con la lotta al lavoro nero e al caporalato. In questo modo si recupera tra l’altro base contributiva che si ottiene creando buona occupazione, accompagnata dal prosciugamento delle sacche di sfruttamento. Infine, mi preme sottolineare come un contributo fondamentale per sostenere la legalità e debellare questi odiosi fenomeni verrà da una salda alleanza tra le Istituzioni e le realtà produttive virtuose, realtà che vanno sostenute e premiate».