pnrr incentivi digitalizzazione pa localiEcco una disamina sugli incentivi del PNRR destinati alla digitalizzazione non solo delle PA centrali, ma anche di quelle locali: lo studio di OpenPolis.


La digitalizzazione del paese rappresenta, infatti, uno degli obiettivi principali del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). A questo settore infatti sono dedicati circa 48 miliardi degli investimenti previsti pari a circa il 25% del totale.

Si tratta di una quota superiore di 5 punti percentuali rispetto al minimo obbligatorio previsto del regolamento istitutivo del Next generation Eu. Una quota importante di queste risorse servirà per migliorare l’accessibilità alla rete e la velocità delle connessioni per privati, istituzioni e imprese.

Una parte altrettanto importante di queste risorse sarà utilizzata anche per rendere più efficiente la pubblica amministrazione.

PNRR: gli incentivi alla digitalizzazione delle PA locali

Una parte degli investimenti previsti sarà dunque dedicata agli enti locali. Si tratta di circa 2 miliardi di interventi in questo ambito, con le risorse che si suddividono tra 6 diverse voci:

  • Abilitazione e facilitazione della migrazione sul cloud – Le Pa locali potranno avvalersi di una serie di fornitori certificati per trasferire in cloud tutta la documentazione in loro possesso.
  • Piattaforma digitale nazionale dati – Questa nuova infrastruttura si prefigge di interconnettere le basi dati in possesso delle Pa affinché l’accesso ai servizi sia trasversale e le informazioni di interesse per i cittadini possano essere fornite una volta per tutte.
  • Esperienza del cittadino nei servizi pubblici – Questo investimento prevede l’armonizzazione delle pratiche di tutte le pubbliche amministrazioni verso standard comuni di qualità (ad esempio, funzionalità e navigabilità dei siti web e di altri canali digitali).
  • PagoPA e app IO – Si punta a rafforzare l’adozione delle piattaforme nazionali di servizio digitale incrementando la diffusione di PagoPA (la piattaforma di pagamenti tra la Pa e cittadini e imprese) e della app IO (un canale che mira a diventare il punto di accesso unico per i servizi digitali della Pa);
  • Adozione dell’identità digitale – Si punta a rafforzare il sistema di identità digitale, partendo dai servizi esistenti (Spid, carta d’identità elettronica) ma con l’obiettivo di arrivare a un’unica interfaccia;
  • Piattaforma notifiche digitali – Tale strumento servirà per inviare notifiche con valore legale in modo interamente digitale.

Per l’assegnazione delle risorse previste dagli investimenti appena citati sono stati finora emanati 26 diversi bandi. Tra questi 15 si sono già conclusi mentre gli altri sono ancora in corso.

Distribuzione delle risorse a livello territoriale e di investimenti

A livello regionale, possiamo osservare che il territorio che per il momento riceve la maggior quantità di risorse è la Lombardia con circa 326,4 milioni di euro. Seguono Veneto (192,5 milioni), Piemonte (150,2), Campania (146,3) e Sicilia (115,7).

Sono i comuni i principali beneficiari di questi investimenti. Questi enti infatti riceveranno sostanzialmente il 95% delle risorse. Il 3,5% invece è destinato alle scuole per gli interventi sul cloud e al miglioramento dell’esperienza del cittadino. Mentre il resto è suddiviso tra una miriade di altre componenti della Pa a livello locale.

Per quanto riguarda invece gli interventi finanziati, al primo posto troviamo gli investimenti per migliorare l’esperienza del cittadino nei confronti della pubblica amministrazione (787,5 milioni), al secondo posto gli investimenti sul cloud (558,8).

Il testo completo della ricerca

Potete consultare qui di seguito il testo completo della ricerca.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it