Disponibili online le linee guida dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) in merito alle procedure sottosoglia per l’affidamento diretto di servizi informatici e forniture correlate.


Le amministrazioni comunali dispongono ora di uno strumento pratico per semplificare le procedure di affidamento diretto, in linea con le disposizioni del Codice dei contratti pubblici (Dlgs 36/2023). Le nuove linee guida forniscono indicazioni operative e modelli utili per gestire l’intero iter amministrativo, con particolare attenzione ai beni e servizi informatici.

Un quadro normativo aggiornato

Il Decreto Legislativo 36/2023 riconosce l’affidamento diretto come procedura semplificata per l’acquisizione di forniture e servizi sotto i 140.000 euro, esclusa l’IVA. Questa modalità consente alle stazioni appaltanti di individuare un contraente senza bandire una gara, mantenendo però l’obbligo di rispettare criteri qualitativi e quantitativi definiti. È possibile procedere anche senza consultare più operatori economici, purché il fornitore selezionato dimostri esperienza adeguata.

Modelli standard e personalizzazione

Le linee guida propongono modelli di documentazione, come lettere di richiesta di offerta e dichiarazioni integrative, personalizzabili secondo le esigenze delle amministrazioni. Questo approccio mira a garantire coerenza e flessibilità, soprattutto per gli affidamenti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che richiedono un rigido rispetto delle normative europee e nazionali.

Strumenti digitali obbligatori già dal 2024

Dal 1° gennaio 2024, tutte le fasi del ciclo di vita dei contratti pubblici devono essere gestite su piattaforme digitali certificate (P.A.D.), conformi alle funzionalità offerte dal Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA). Queste piattaforme rappresentano un passo cruciale verso la digitalizzazione, migliorando trasparenza ed efficienza.

Discrezionalità e limiti

Nonostante la semplificazione, le stazioni appaltanti devono operare nel rispetto dei principi di trasparenza, proporzionalità e concorrenza. La discrezionalità nella scelta del contraente trova un limite nei principi generali del Codice e dell’ordinamento. Inoltre, qualora un appalto presenti un interesse transfrontaliero concreto, è obbligatorio ricorrere a procedure ordinarie, motivando adeguatamente tale scelta.

Opportunità per la concorrenza

Le linee guida ribadiscono che, per importi sotto la soglia comunitaria, è possibile utilizzare procedure aperte o ristrette in alternativa a quelle semplificate, sempre che ciò favorisca la concorrenza e sia giustificato da motivazioni adeguate. Questo garantisce un equilibrio tra semplificazione e rispetto del principio di parità di trattamento.

Conclusioni

Le nuove disposizioni, unite alla digitalizzazione obbligatoria, rappresentano un’opportunità per le amministrazioni di ottimizzare i processi di approvvigionamento, garantendo al contempo trasparenza, efficienza e conformità normativa. Le stazioni appaltanti dispongono ora di strumenti concreti per affrontare le sfide della modernizzazione, assicurando una gestione efficace e responsabile delle risorse pubbliche.

Le linee guida Anci sulle procedure sottosoglia per servizi informatici

Qui il documento completo.