intelligenza artificiale affitti in neroL’Italia affronta da tempo il problema degli affitti in nero, una pratica diffusa che comporta gravi conseguenze, sia per gli inquilini che per l’erario pubblico: ecco come potrebbe intervenire in aiuto l’Intelligenza Artificiale.


L’incidenza di locazioni non dichiarate rappresenta un ostacolo significativo alla trasparenza e alla legalità del mercato immobiliare, con impatti diretti sul gettito fiscale dello Stato. Tuttavia, una nuova speranza emerge dall’intervento dell‘intelligenza artificiale, un alleato moderno nella lotta contro l’evasione fiscale.

Un esempio di questa innovazione è l’uso del nuovo codice identificativo nazionale, introdotto dall’articolo 13-bis del dl n.145/2023, che consente una maggiore tracciabilità delle locazioni.

Ecco una panoramica sull’argomento e scopriamo quali saranno gli scenari futuri.

Gli affitti in nero in Italia

Il fenomeno degli affitti in nero in Italia ha raggiunto proporzioni preoccupanti, rappresentando una sfida significativa per le istituzioni e il sistema fiscale del Paese. Numerosi locatori, spinti da motivazioni economiche o dalla ricerca di scorciatoie, optano per l’omissione della dichiarazione dei contratti di affitto.

Questa pratica, sebbene possa sembrare un vantaggio immediato per chi la adotta, genera impatti negativi a lungo termine che si riflettono su diversi livelli della società.

Evasione fiscale

La mancata dichiarazione dei contratti di affitto costituisce una forma di evasione fiscale che priva lo Stato di risorse finanziarie essenziali. Le entrate fiscali che dovrebbero essere destinate a servizi pubblici, infrastrutture e programmi sociali vengono erose, creando un deficit che impatta direttamente sulla qualità della vita dei cittadini.

La perdita di questi introiti limita la capacità dello Stato di fornire servizi essenziali e promuovere lo sviluppo socioeconomico.

Distorsioni nel mercato immobiliare

Con gli affitti in nero, si contribuisce a creare un mercato immobiliare distorto e poco trasparente. L’assenza di dichiarazioni ufficiali comporta una mancanza di dati accurati sulla disponibilità e sui costi delle locazioni, complicando la formulazione di politiche pubbliche mirate.

Ciò rende difficile anche per i potenziali inquilini valutare le opzioni disponibili e ottenere un’immagine chiara del mercato immobiliare, aumentando la vulnerabilità degli affittuari e riducendo la concorrenza tra i locatori.

Effetti sociali negativi

La pratica degli affitti in nero contribuisce anche a creare una cultura di elusione fiscale e illegalità nel settore immobiliare. Ciò danneggia la fiducia nella legalità delle transazioni e alimenta un clima di incertezza e precarietà tra i cittadini.

Inoltre, l’opacità del mercato immobiliare ostacola la costruzione di una società equa e inclusiva, poiché le opportunità di accesso a case decenti e a prezzi equi vengono limitate per chi non può competere con le pratiche elusive degli affitti in nero.

Sostenibilità del sistema fiscale

L’evasione fiscale derivante dagli affitti in nero compromette la sostenibilità del sistema fiscale, minando la capacità dello Stato di finanziare progetti a lungo termine e rispondere alle esigenze emergenti della società. La perdita di risorse finanziarie riduce la flessibilità delle autorità nel fronteggiare crisi economiche e sociali, mettendo a rischio la stabilità finanziaria complessiva.

intelligenza artificiale affitti in neroIl ruolo chiave dell’Intelligenza Artificiale

L‘implementazione dell’intelligenza artificiale rappresenta un passo in avanti per la lotta contro gli affitti in nero. La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate potranno ora condurre controlli mirati per individuare i locatori che non dichiarano i contratti di affitto regolarmente.

In base alle nuove regole introdotte dall’articolo 13-bis del dl n.145/2023 i bot o comunque i nuovi software di tracciamento che saranno in futuro implementati consentiranno così una maggiore tracciabilità delle locazioni.

Ecco come.

Analisi dei dati in tempo reale

L’intelligenza artificiale permette alle autorità fiscali di analizzare enormi flussi di dati relativi ai contratti di affitto in tempo reale. Questo significa che le informazioni saranno costantemente aggiornate, consentendo alle autorità di individuare rapidamente variazioni nei modelli di locazione e di reagire prontamente a nuove tendenze o evoluzioni del mercato immobiliare.

L’analisi in tempo reale rappresenta una netta differenza rispetto ai tradizionali metodi manuali, che spesso richiedono tempi lunghi e non riescono a tenere il passo con la dinamicità del settore.

Identificazione di anomalie nei modelli di locazione

L’intelligenza artificiale è in grado di individuare anomalie nei modelli di locazione che potrebbero indicare pratiche di affitto in nero. Ad esempio, algoritmi sofisticati possono rilevare discrepanze tra i dati dichiarati e le transazioni effettive, segnalando automaticamente casi che richiedono ulteriori verifiche.

Questa capacità di individuare in modo proattivo situazioni sospette consente alle autorità di concentrare le risorse su casi ad alto rischio, migliorando notevolmente l’efficacia dei controlli.

Deterrenza e conformità fiscale

I controlli mirati e l’identificazione rapida degli evasori fiscali svolgono un ruolo deterrente cruciale. La consapevolezza che l’intelligenza artificiale sia utilizzata per monitorare il rispetto delle leggi fiscali relative agli affitti spinge i locatori a conformarsi alle normative.

Questo effetto deterrente contribuisce a ridurre il numero di casi di affitti in nero, favorendo una maggiore aderenza alle leggi tributarie e promuovendo la trasparenza nel settore immobiliare.

Ottimizzazione delle risorse

Infine l’intelligenza artificiale consente un utilizzo più efficiente delle risorse umane nelle attività di controllo fiscale. Automatizzando parte del processo di identificazione e monitoraggio, le autorità possono concentrare gli sforzi umani su attività ad alta complessità e valore aggiunto, come l’indagine dettagliata dei casi individuati dall’intelligenza artificiale.

Ciò non solo aumenta l’efficienza operativa, ma libera anche risorse umane per compiti che richiedono intuizione e interpretazione più avanzata.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it