I dettagli sulla legge europea che d’ora in poi avrà il compito di regolamentare l’Intelligenza Artificiale: ecco tutto quello che serve sapere.


Ultimo step di un lungo percorso che era culminato, nel dicembre 2023 in un accordo sottoscritto dagli stati Membri, la prima legge al mondo che regolamenta il complesso mondo dell’Intelligenza Artificiale, in vorticosa evoluzione, ha visto il 13 Marzo 2024 l’approvazione del Parlamento Europeo con una amplissima maggioranza (523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni) e diverrà pienamente applicabile dopo 24 mesi dall’entrata in vigore.

La  legge europea che regolamenta l’Intelligenza Artificiale

Il provvedimento muove i propri passi dal primo quadro normativo dell’UE individuato dalla commissione nell’aprile 2021, che ha proposto sull’IA un approccio che individua, analizza e classifica i sistemi di intelligenza artificiale in base al rischio che rappresentano per gli utenti. Per semplificare, i diversi livelli di rischio individuati comporteranno una maggiore o minore regolamentazione.

Per le realtà catalogate come ‘alto rischio’ si accorceranno anche i tempi dell’intervento normativo, infatti – il divieto per i sistemi di IA che presentano rischi inaccettabili sarà applicabile sei mesi dopo l’entrata in vigore mentre le regole sui sistemi di IA a uso generale, tenuti a rispettare i requisiti di trasparenza, si applicheranno dodici mesi dopo l’entrata in vigore.

La norma appare più chiara se entriamo nel dettaglio e andiamo a verificare come per sistemi ad ‘alto rischio’ si vadano a ricomprendere tutti quelli che potrebbero influire negativamente su sicurezza o sui diritti fondamentali.

Sistemi ad alto rischio

Saranno considerati ad alto rischio e saranno suddivisi in due categorie:

1) Tutti quei  sistemi di intelligenza artificiale utilizzati in prodotti soggetti alla direttiva dell’UE sulla sicurezza generale dei prodotti, sono inclusi giocattoli, aviazione, automobili, dispositivi medici e ascensori.

2) I sistemi di intelligenza artificiale che rientrano in otto aree specifiche  individuate dal legislatore che avranno l’obbligo di essere registrati in un database dell’UE. Vediamole nel dettaglio:

  1. identificazione e categorizzazione biometrica di persone naturali
  2. gestione e funzionamento di infrastrutture critiche
  3. istruzione e formazione professionale
  4. occupazione, gestione dei lavoratori e accesso all’autoimpiego
  5. accesso e fruizione di servizi privati essenziali e servizi pubblici e vantaggi
  6. forze dell’ordine
  7. gestione delle migrazioni, asilo e controllo delle frontiere
  8. assistenza nell’interpretazione e applicazione legale della legge.

Tutti i sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio avranno l’obbligo di essere registrati e saranno valutati prima di essere immessi sul mercato e poi durante tutto il loro ciclo di vita.

Le altre regole

Inoltre tutti cittadini avranno il diritto di presentare reclami sui sistemi di IA alle autorità nazionali designate. Non ci saranno solo ‘sorvegliati speciali’ ma, come abbiamo accennato,  alcune applicazioni e utilizzi dell’IA saranno del tutto vietati, principalmente perché si ritiene che possano rappresentare una minaccia per i diritti dei cittadini. Tra queste, i sistemi di categorizzazione biometrica basati su caratteristiche sensibili, unica eccezione potrà essere fatta per le forze dell’ordine ai quali sarà consentito l’utilizzo di sistemi di identificazione biometrica remota “in tempo reale” ma solo in un numero limitato di casi gravi.

Vietate anche l’estrapolazione indiscriminata di immagini facciali da internet o dalle registrazioni dei sistemi di telecamere a circuito chiuso per creare banche dati di riconoscimento facciale, i sistemi di riconoscimento delle emozioni sul luogo di lavoro e nelle scuole, i sistemi di credito sociale, le pratiche di polizia predittiva (se basate esclusivamente sulla profilazione o sulla valutazione delle caratteristiche di una persona) e i sistemi che manipolano il comportamento umano o sfruttano le vulnerabilità delle persone.

Durante le relazioni finali, il correlatore della commissione per il mercato interno. L’Italiano Brando Benifei ha voluto interpretare in una dichiarazione lo spirito della norma presentata: “Dopo due anni intensi di lavoro siamo finalmente riusciti ad approvare la prima legge vincolante al mondo sull’intelligenza artificiale, volta a ridurre i rischi e aumentare opportunità, combattere la discriminazione e portare trasparenza. “


Fonte: articolo di Rossella Angius