Approvato nei giorni scorsi dalla Giunta Rossi, ora passa all’adozione e all’approvazione del Consiglio regionale.

Regole più precise per evitare la discrezionalità degli interventi. Stop a speculazioni ed ecomostri.Tutela del paesaggio come bene comune da conservare per le future generazioni. Queste le linee guida del Piano paesaggistico della Toscana, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, che ora passa all’attenzione del Consiglio per l’adozione e l’approvazione. Il piano costituirà integrazione al Pit, il piano di indirizzo territoriale, e sarà sovraordinato a tutti gli altri piani di programmazione regionale e locale.

Un paesaggio, quello della Toscana, che è tutelato sulla base di 365 vincoli per decreto e di quelli della legge Galasso, che insieme coprono oltre il 60% del territorio. 365 aree che sono oggetto di decreti ministeriali e di leggi come coste, fiumi, torrenti, corsi d’acqua, ampi territori coperti da foreste e boschi. Il piano approvato in Giunta permetterà una maggiore certezza delle regole che saranno applicate per valutare i progetti di trasformazione proposti.

Questi gli obiettivi strategici: permettere a tutti l’accesso alla costa, ai fiumi e ai territori rurali;fornire conoscenze adeguate e regole certe alla trasformazione del territorio; ridurre la discrezionalità relativa ai procedimenti, ai tempi e alle valutazioni di merito che incidono sulle decisioni. Gli ambiti in cui è stato suddiviso il territorio regionale sono 20: Lunigiana, Versilia e costa apuana, Garfagnana e Val di Lima, Lucchesia, Val di Nievole e Val d’Arno inferiore, Firenze-Prato-Pistoia, Mugello, Piana Livorno-Pisa-Pontedera, Val d’Elsa, Chianti, Val d’Arno superiore, Casentino e Val Tiberina, Val di Cecina, Colline di Siena, Piana di Arezzo e Val di Chiana, Colline Metallifere, Val d’Orcia e Val d’Asso, Maremma grossetana, Amiata, Bassa Maremma e ripiani tufacei.

“Occorre riuscire a superare la settorialità delle attuali politiche di sviluppo economico – afferma l’assessore Anna Marson, proponente del piano – a favore di una maggiore contaminazione e integrazione reciproca fra politiche di sviluppo e politiche per il paesaggio. E’ questa la chiave decisiva per il futuro del paesaggio toscano e del benessere della regione. Ed è con questo spirito che la Regione nell’attuale legislatura ha intrapreso e portato a compimento il percorso di redazione del nuovo Piano paesaggistico”.

FONTE: www.intoscana.it

AUTORE: Samuele Bartolini