Una pubblicazione dell’Inail realizzata da CONTARP “ Sicurezza e benessere nelle scuole. Indagine sulla qualità dell’aria e sull’ergonomia”. riporta i risultati di un monitoraggio sulle condizioni di igiene e sicurezza degli ambienti scolastici.
Il settore della scuola rappresenta una realtà particolarmente significativa della società odierna. L’innegabile valore intrinseco dell’educazione, strumento principale per la preparazione dei giovani al loro l’inserimento nella società ed in particolare nel mondo del lavoro, rende necessario fornire agli studenti le risorse più adeguate ed aggiornate ai fini della loro realizzazione sociale.
L’INAIL tutela gli studenti delle scuole o istituti di istruzione di ogni ordine e grado, anche private, se impegnati nello svolgimento di esperienze tecnicoscientifiche ed esercitazioni pratiche che comprendono anche le lezioni di alfabetizzazione informatica e di lingua straniera, svolte con l’ausilio di macchine elettriche.
Sono stati valutati i seguenti requisiti:
1. destinazione d’uso dei locali;
2. dimensione;
3. attrezzature e macchinari presenti;
4. indice di affollamento;
5. posizione geografica e contesto urbanistico dell’area circostante l’istituto (esposizione al sole, intensità del traffico veicolare, presenza di aree verdi, ecc.).
Nella selezione degli ambienti da monitorare, si è tenuto conto in particolare di quelli che, in termini di fattori di rischio ed ergonomici, mostravano particolari criticità. Considerando inoltre la possibile influenza della variazione stagionale del clima sul benessere termico e sull’andamento di alcuni fattori di rischio (biologici e chimici), ciascun locale è stato oggetto di una sessione di misura nel periodo “freddo” (gennaio/febbraio/marzo) e di una effettuata nel periodo “caldo” (maggio/settembre).
Si evidenzia quanto segue:
– in Italia i ragazzi trascorrono negli edifici scolastici dalle 4 alle 8 ore al giorno, per almeno 10 anni della loro vita;
– gli edifici scolastici italiani presentano frequentemente gravi problemi igienico-sanitari e di qualità dell’aria indoor, riconducibili a problematiche di tipo ambientale (area di insediamento dell’edificio), a carenze progettuali/architettoniche/edilizie o gestionali (ad es. operazioni di pulizia e manutenzione degli edifici, condizionamento dell’aria da cui dipendono le condizioni microclimatiche);
– la carenza di una normativa organica e aggiornata, che disciplini i requisiti igienici e funzionali degli ambienti scolastici, di regole omogenee per il monitoraggio periodico della IAQ ed una chiara regolamentazione sull’attribuzione di compiti e responsabilità;
– l’importanza di definire protocolli corretti e specifici per le operazioni di pulizia, sanificazione e gestione igienica degli ambienti scolastici, sempre più
spesso svolte da ditte esterne e di prevedere anche un programma di verifica periodica delle operazioni effettuate;
– la gestione dei fattori ambientali di rischio indoor dovrebbe sempre considerare, tra gli aspetti da regolamentare e monitorare, anche le aree “verdi” associate alla struttura scolastica e gli spazi all’aperto (le aree verdi non curate possono comportare l’introduzione di specie vegetali infestanti e pollini allergizzanti, nonché di muridi e insetti).