L’ENEA e il GSE hanno pubblicato una guida per la definizione delle proposte progettuali da presentare nell’ambito dei programmi annuali per la riqualificazione energetica degli edifici della Pubblica Ammininstrazione (PA).
Il decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, recante attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, individua le disposizioni e le misure volte a garantire la piena attuazione agli impegni assunti a livello comunitario per il miglioramento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio nazionale e, in particolare, per promuovere la riqualificazione energetica degli immobili per la Pubblica Amministrazione. A tal proposito, l’articolo 5 del succitato decreto prevede che il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con le Amministrazioni competenti, e in collaborazione con l’Agenzia del Demanio, predisponga ogni anno, un Programma per la Riqualificazione Energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione Centrale – PREPAC – in grado di conseguire la riqualificazione energetica almeno pari al 3% annuo della superficie coperta utile climatizzata.
Maggior efficienza energetica e risparmio energetico possono essere conseguiti sia mediante l’applicazione di tecnologie, componenti e sistemi più o meno complessi, sia mediante il comportamento (maggiormente) consapevole e responsabile degli utenti finali.
Le principali inefficienze nel settore civile sono dovute a:
- bassa efficienza energetica dei sistemi impiantistici (termici ed elettrici);
- alti livelli dispersione termica dell’involucro edilizio. Il fabbisogno termico è legato alla necessità di riscaldamento degli ambienti e alla produzione di acqua calda sanitaria mentre il fabbisogno elettrico è legato principalmente alla climatizzazione estiva, all’illuminazione, al funzionamento di apparecchiature (pc, stampanti, fotocopiatrici, ventilatori, ecc) e dispositivi (pompe di circolazione, attuatori, comandi elettrici ecc.).
Pur mantenendo gli stessi livelli di comfort, è possibile ridurre in modo significativo i consumi energetici attraverso interventi che rendano efficiente l’involucro dei fabbricati. Altri interventi riguardano l’utilizzo di impianti più efficienti (pompe di calore, caldaie a condensazione, ecc.) e/o l’utilizzo di fonti rinnovabili (solare termico, fotovoltaico, ecc.).
In allegato il testo completo delle linee guida.