Nella Gazzetta Ufficiale n. 146 del 24 giugno 2016 è stato pubblicato il decreto 26 maggio 2016 del Ministero dell’Ambiente che individua la metodologia con cui calcolare la percentuale dei rifiuti urbani e assimilati raggiunta in ciascun comune attraverso la raccolta differenziata.
Introdotte, per la prima volta, linee guida nazionali per un metodo di calcolo unico della raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati, cui tutte le Regioni dovranno attenersi nel dotarsi dei propri metodi di calcolo e di certificazione. Il decreto, che attua l’articolo 32 del Collegato Ambientale, permetterà un reale confronto dei risultati tra le diverse aree geografiche del territorio nazionale e tra i Comuni, calibrando i tributi comunali a seconda dei livelli di raccolta raggiunti e certificati dalle Regioni.
Tra le novità, anche la possibilità di conteggiare il compostaggio domestico nella raccolta differenziata e di considerare nel calcolo tutti i rifiuti che sono conferiti nei centri di raccolta comunali: ciò, è specificato nel testo, potrà avvenire solo nei comuni che abbiano con proprio atto disciplinato questa attività, garantendo dunque la tracciabilità e il controllo.
“L’Italia della raccolta differenziata – afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – viaggia ancora a diverse velocità, anche a causa della confusione generata da strumenti di calcolo differenti da una Regione all’altra, cui segue un’ovvia difficoltà nel rendere omogenea l’applicazione del tributo. Queste linee guida nazionali sono funzionali a portare tutto il nostro Paese verso l’economia circolare, adeguandolo agli standard europei di differenziata e superando la realtà delle discariche in cui purtroppo va ancora gran parte dei rifiuti nazionali”.