spazio urbanoConsapevoli che le aree urbane sono chiamate a svolgere un ruolo chiave per lo sviluppo sociale ed economico dell’Italia e dell’Europa e che dovranno essere messe nella condizione di poter partecipare in maniera più incisiva al processo decisionale dell’Ue, Anci e Confcommercio – Imprese per l’Italia hanno sottoscritto uno specifico protocollo d’intesa il 23 aprile 2015 volto a sperimentare congiuntamente nuove modalità e prassi urbanistiche per frenare un ciclo economico depressivo che ha progressivamente e visibilmente impoverito cittadini e imprese delle aree urbane. Un corretto utilizzo dei Fondi diretti e indiretti europei destinati alle città rappresenta il presupposto fondamentale di questa partnership, finalizzata a promuovere appunto una dimensione urbana delle politiche Ue e ad alimentare il senso di appartenenza all’Europa da parte di cittadini e imprese.

 

 

 

Il Protocollo

 

A tal fine ambedue le parti hanno convenuto che è necessario:

 

• applicare con efficacia il principio di partenariato,
• analizzare e monitorare con attenzione l’impatto della normativa europea sul territorio nazionale per evitare l’introduzione di norme di difficile applicazione sul territorio italiano, come purtroppo già avvenuto in passato,
• attivarsi congiuntamente, nei vari organismi europei di appartenenza, per migliorare e implementare l’attenzione per le città e il territorio.

 

I risultati che si intendono ottenere, in sintonia con gli obiettivi della Strategia Europea 2020, sono:

 

• la riqualificazione e la rigenerazione sociale ed economica delle aree urbane e l’arresto dei progressivi fenomeni di desertificazione e delle conseguenti ricadute negative in ambito ambientale, sociale ed economico;
• l’aumento dell’attrattività complessiva del sistema economico delle città, con effetti benefici per quanto attiene la vivibilità dei luoghi, all’occupazione, alla qualità dello spazio pubblico;
• la presenza di funzioni e servizi di prossimità al cittadino, anche a tutela delle fasce deboli della popolazione e per la riduzione degli spostamenti con mezzi privati;
• la valorizzazione delle attività specifiche dei territori, finalizzate all’attivazione di dinamiche di sviluppo locale sostenibile che favoriscano l’integrazione funzionale tra i diversi settori economici.

 

 

 

Le misure di breve periodo

 

Tra le misure di breve periodo che Anci e Confcommercio prevedono di perseguire rientrano:

 

• avanzare una proposta di riforma legislativa sul tema delle locazioni commerciali che consenta ai proprietari di immobili (privati e/o società) di usufruire della cedolare secca come già avviene per i contratti abitativi agevolati (aliquota secca del 10%) laddove costoro lochino i negozi ad attività merceologicamente assenti (perché a basso reddito) individuate dalle amministrazioni comunali e riducano considerevolmente i canoni di locazione rispetto a quelli di mercato correnti;

• sensibilizzare tutte le amministrazioni comunali, dalle più grandi alle più piccole, affinché individuino nei nuovi PRGC o nelle eventuali varianti le aree oggetto di riqualificazione e rigenerazione urbana, inserendo i vari ambiti di intervento (urbanistici, architettonici, sociali, economici, ambientali, energetici, viari) e approfondiscano poi nell’ambito dei medesimi regolamenti le possibili applicazioni e collegamenti ai Bandi diretti e indiretti per l’utilizzo dei Fondi europei, individuando un primo nucleo di Comuni sperimentatori;

• collaborare congiuntamente alla definizione di nuove professionalità da utilizzare per la gestione del territorio e dei centri urbani anche con il contributo di importanti atenei italiani;

• collaborare nella definizione di progetti condivisi finanziati attraverso Fondi europei.

 

Ad oggi circa 40 Comuni italiani si sono resi disponibili a sperimentare queste «nuove vie di sviluppo» con la sottoscrizione del Protocollo a livello territoriale.
Se ne discuterà nel corso della Giornata Nazionale dedicata ai temi della rigenerazione urbana e delle nuove prassi urbanistiche che avrà luogo, a Roma, domani presso la sede nazionale di Confcommercio.