Riforma-del-catastoPlenaria sullo sviluppo di un sistema informatico che punti a integrare i diversi sistemi in uso nei Paesi Ue e alla sinergia tra le organizzazioni e la partecipazione dei cittadini.

 

Chiude i battenti il semestre di presidenza lettone del Pcc (Permanent committee on cadastre in the european union), il comitato che riunisce i rappresentanti istituzionali delle amministrazioni che gestiscono il catasto nei Paesi europei.
Il passaggio di consegne al Lussemburgo, che deterrà la presidenza fino alla fine dell’anno, è avvenuto oggi a Riga, al termine di una plenaria in cui si è discusso dell’aggiornamento dei dati catastali, degli open data e della qualità dei database.

 

Verso un catasto digitale

 

La due giorni di Riga è stata articolata in cinque sessioni: nella prima si è discusso delle infrastrutture digitali per il governo del territorio, nella seconda si è parlato della qualità dei database, nella terza dell’uso degli open data in ambito catastale, nella quarta e nella quinta delle attività catastali essenziali e della cooperazione con le organizzazioni internazionali.
Per l’Italia hanno partecipato il vicedirettore dell’Agenzia delle Entrate, Gabriella Alemanno, e il direttore centrale Catasto e Cartografia, Franco Maggio.

 

A livello europeo, il catasto oggi gestisce complessivamente i dati di oltre 560 milioni di particelle di terreno e fabbricati: ecco perché è importante collaborare e trovare soluzioni condivise, premiando le best practice e implementando i vari sistemi verso una migliore efficienza.

 

Lo scopo della conferenza è stato, infatti, quello di discutere lo sviluppo di un sistema informatico catastale dinamico che punti non soltanto all’integrazione tra i differenti sistemi in uso nei Paesi Ue, ma anche a una sinergia tra le diverse organizzazioni, come le istituzioni che gestiscono il catasto, i governi locali, e la partecipazione dei cittadini.

 

Avere informazioni catastali aggiornate, trasparenti, accessibili e di qualità, è fondamentale non solo ai fini fiscali, ma anche per la gestione del territorio, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile.

 

Nel corso della plenaria, l’Italia ha evidenziato un modello evoluto di servizi per le pubbliche amministrazioni, le imprese, le categorie professionali e i cittadini, attraverso canali dedicati di interscambio e forme agevolate di accesso alle informazioni per i proprietari, grazie alle visure personali gratuite.

 

Cos’è il Comitato permanente del catasto

 

Il Comitato permanente del catasto è un’organizzazione internazionale fondata nel 2002 e formata dalle istituzioni che gestiscono il catasto nei Paesi membri dell’Ue. Alla sua fondazione ha preso parte anche l’ex Agenzia del Territorio, ora confluita nell’Agenzia delle Entrate.

 

Il suo obiettivo è quello di favorire il dialogo e la condivisione delle best practice, da un lato, e di divenire un interlocutore unitario sulle tematiche catastali nei confronti delle istituzioni dell’Ue, dall’altro.