I ricercatori dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), Struttura Tecnico Scientifica di Chioggia, in collaborazione con i ricercatori di UNIMAR, saranno impegnati per 3 giorni (26-28 agosto) in attività di campionamento della fauna ittica nelle acque del Veneto, a bordo dei pescherecci a strascico “Drago” e “Perla Nera” della Marineria di Chioggia, per verificare lo stato delle risorse alieutiche alla fine del fermo temporaneo di pesca. I risultati saranno esposti agli operatori della pesca e al pubblico sabato 6 settembre alle ore 9:30 presso la Sala Consiliare del Comune di Chioggia (in collaborazione con l’Assessorato alla Pesca del Comune).

Si tratta del terzo campionamento realizzato in questo periodo a partire dal 2012 nelle acque territoriali del Veneto. Le attività sono svolte nell’ambito del progetto europeo di ricerca partecipataGAP2 – Bridging the gap between science, stakeholders and policy makers, che dal 2011 vede impegnati i ricercatori dell’ISPRA e alcuni pescatori della flotta di Chioggia in un percorso comune volto alla descrizione della distribuzione spazio-temporale delle risorse alieutiche dell’Alto Adriatico. L’obiettivo di GAP2 è la definizione di proposte gestionali per uno sfruttamento sostenibile delle risorse alieutiche dell’Alto Adriatico, condivise tra ricercatori, pescatori e loro rappresentanti, in linea con il nuovo paradigma che si è affermato con la revisione della Politica Comune della Pesca dell’Unione Europea che si pone l’obiettivo di integrare le conoscenze e le esigenze dei pescatori nel processo legislativo.

Questa campagna sperimentale, autorizzata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, prevede il campionamento della fauna ittica in 21 stazioni comprese tra 4 e 18 miglia dalla costa (la cui collocazione è stata decisa congiuntamente da ricercatori e pescatori) poste su transetti in un’area che va dal delta del Po alla laguna di Grado-Marano.

Saranno analizzati sia campioni di specie commerciali (sogliole, canocchie, triglie, seppie, merlani, ecc.) che di scarto (frazione di pescato non commerciale, come spugne, ricci ecc.), quest’ultimi al fine di descrivere gli habitat di fondo e valutare l’incidenza di questa frazione sul pescato totale, unitamente ai parametri ambientali delle acque marine.

Inoltre, durante il survey, saranno rilevate anche le quantità e tipologia di rifiuti presenti sul fondale e presenti in superficie, in sinergia con il progetto IPA Adriatic DEFISHGEAR che vede ISPRA Chioggia impegnata con attività di ricerca nell’area studio di Chioggia.
Questa campagna di pesca sperimentale è particolarmente utile per una oggettiva descrizione e valutazione dello stato delle risorse alla fine del fermo pesca, che ogni anno impone uno stop di più di un mese della pesca a strascico nelle acque italiane per consentire la riproduzione e la crescita degli organismi giovanili delle principali risorse alieutiche. È infatti alta l’aspettativa dei pescatori veneti che dall’8 settembre torneranno a calare le reti, ed i risultati del campionamento aiuteranno a comprendere gli effetti che questa estate per morti versi “anomala” può aver indotto nelle risorse.

 

FONTE: ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

 

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