Siglato, nel pomeriggio, il protocollo d’intesa, di durata triennale, che assegna all’Agenzia delle Entrate il compito di svolgere, a titolo gratuito, l’attività di valutazione dei beni immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, amministrati dall’Anbsc (Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata). Firmatari dell’accordo, Umberto Postiglione, direttore dell’Anbsc, e Gabriella Alemanno, vicedirettore delle Entrate.
L’intesa, in realtà, conferma la collaborazione iniziata con il protocollo del novembre 2012 e segue precedenti accordi siglati dai due organismi. In particolare, il riferimento è alla convenzione del 2012 relativa alla consultazione delle informazioni ipotecarie e catastali attraverso la piattaforma Sister e a quella del 2014 per i servizi di verifica del codice fiscale con restituzione dei dati anagrafici di base, nonché di consultazione dei dati reddituali, in forma sintetica, provenienti dai diversi modelli dichiarativi.
Gli uffici del Fisco, stabilisce il protocollo, operano per competenza territoriale attraverso le strutture regionali e provinciali. Per essere più precisi, chiamati in causa, i tecnici delle direzioni provinciali o degli Up-Territorio di Torino/Milano/Roma/Napoli. L’Amministrazione finanziaria, inoltre, metterà a disposizione dell’Anbsc i valori Omi degli anni pregressi non rilevabili per via telematica. Le stime potranno riguardare il valore di mercato e/o la determinazione dei canoni degli immobili confiscati.
L’atto siglato oggi indica nel dettaglio le regole che i due enti si impegnano a rispettare affinché il rapporto funzioni in modo efficace ed efficiente. In pratica, il contatto diretto è tra le strutture locali dei due enti. L’iter normale, salvo, quindi, impedimenti esterni o di altro genere, ma adeguatamente motivati, prevede che, alla richiesta di stima dell’Anbsc, la Dp o l’Upt risponda entro novanta giorni. I tempi, per “giusta causa”, come già detto, possono anche allungarsi, ma sempre con modalità concordate.
I tecnici del Territorio, comunque, prevede il protocollo, non agiranno da soli, ma saranno accompagnati, nei sopralluoghi, dal referente dell’Agenzia che amministra il bene sequestrato e/o dal personale del Nucleo di supporto presso le prefetture locali.