Un’economia a basse emissioni di carbonio e un sistema energetico competitivo e sicuro sono gli obiettivi ambiziosi del nuovo quadro strategico dell’Unione europea in materia di clima ed energia per il 2030. Il quadro prevede obiettivi vincolanti per la riduzione dei gas serra del 40% rispetto al 1990 e per portare la quota delle energie rinnovabili almeno al 27%. L’efficienza energetica è l’altro elemento chiave del quadro strategico, fondamentale nella transizione verso un sistema energetico sostenibile, sicuro e competitivo e dovrà essere presa in considerazione anche nei piani nazionali per l’energia degli Stati membri. Per valutare i progressi compiuti nel tempo per l’obiettivo di un’energia competitiva, a prezzi accessibili e sicura la Commissione propone una serie di indicatori chiave che riguardino, per esempio, i differenziali di prezzo dell’energia tra i principali partner commerciali, la diversificazione delle forniture e la dipendenza da fonti energetiche interne. Sulla base degli orientamenti che saranno forniti dalla Commissione, gli Stati membri elaboreranno i loro piani nazionali nell’ambito di un approccio comune che garantirà maggiore certezza agli investitori e maggiore trasparenza, migliorando sia la coerenza sia i meccanismi di coordinamento e sorveglianza dell’UE. La comunicazione che stabilisce il quadro 2030 è accompagnata da una relazione sui prezzi e i costi dell’energia, che valuta i fattori trainanti e mette a confronto i prezzi dell’UE con quelli dei suoi principali partner commerciali. I prezzi dell’energia risultano notevolmente aumentati in quasi tutti gli Stati membri a partire dal 2008, soprattutto a causa di imposte e tasse, ma anche dei maggiori costi di rete. Il confronto con i partner internazionali evidenzia un aumento dei differenziali di prezzo, che mina la competitività dell’Europa, in particolare per le industrie ad alta intensità energetica. Tuttavia, l’aumento dei prezzi dell’energia potrà essere in parte compensato da politiche energetiche e climatiche efficienti in termini di costi, da mercati energetici competitivi e da misure per migliorare l’efficienza energetica.
FONTE: Aiccre (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa)