carbone co2Aumenta il numero di tecnologie innovative a disposizione dei costruttori europei per la riduzione delle emissioni di CO2 delle auto: l’Ue ha approvato il sistema Toyota di illuminazione esterna e lo ha fatto con decisione pubblicata sulla Gazzetta ufficiale di oggi.

 

La tecnologie Toyota Motor Europe NV/SA contribuisce a migliorare l’efficienza dei sistemi di illuminazione esterna dell’auto mediante l’uso di diodi a emissione di luce (Led) da utilizzare su veicoli elettrificati ibridi non a ricarica esterna. Nello specifico riguarda i proiettori anabbaglianti, i proiettori abbaglianti, le luci di posizione anteriori, i fendinebbia anteriori, i fendinebbia posteriori, gli indicatori di direzione anteriori, gli indicatori di direzione posteriori, le luci di illuminazione della targa e le luci di retromarcia.

 

La riduzione delle emissioni di CO2 realizzata grazie all’uso nei veicoli elettrificati ibridi non a ricarica esterna dei Led Toyota nell’insieme o in un’appropriata combinazione delle funzioni di illuminazione nei proiettori anabbaglianti, nei proiettori abbaglianti, nelle luci di posizione anteriori, nei fendinebbia anteriori, nei fendinebbia posteriori e nelle luci di illuminazione della targa permette una riduzione almeno pari a 1 g CO2/km.

 

Quella presentata dalla Toyota, non è l’unica tecnologia atta a risolvere da sola il problema dell’inquinamento. Ne esistono altre e di diverso tipo che sommate e utilizzate assieme riescono a contenere i livelli di emissione di CO2 delle auto.

 

Proprio per ridurre le emissioni l’Ue promuove l’innovazione ecocompatibile: incoraggia lo sviluppo di tecnologie innovative, e allo stesso tempo favorisce la competitività a lungo termine dell’industria europea cercando di crea un maggior numero di posti di lavoro qualificati

 

In Europa, infatti esiste il regolamento del 2009 che prevede la possibilità di presentare e utilizzare nuove tecnologie per la ridurre l’emissione di CO2. Tale regolamento si pone come obiettivo quello di definire livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove immatricolate nella Comunità. In tal modo è possibile agevolare un approccio integrato volto a ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli leggeri garantendo al contempo il corretto funzionamento del mercato interno.