“Un buon accordo purché non viva solo sulla carta ma  venga attuato e rispettato da tutte la parti coinvolte”. Così Antonio Nicoletti, responsabile Aree protette di Legambiente sulla “New York Declaration on Forests”, l’accordo siglato ieri in occasione del vertice Onu Climate summit 2014 nella città statunitense da oltre 130 governi, compresi Usa e Ue, da imprese, organizzazioni della società civile e popolazioni indigene.

L’impegno è quello di dimezzare la deforestazione entro il 2020 e a bloccarla definitivamente entro il 2030.

“Le foreste sono un tassello fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici – prosegue Nicoletti – perché fungono da veri e propri serbatoi di carbonio: basti pensare che ogni anno esse assorbono 289 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Combattono inoltre la desertificazione e la perdita di produttività dei terreni che ne deriva, e prevengono il dissesto idrogeologico affondando le radici nel suolo e rallentando lo scorrimento dell’acqua in superficie”.

Lo stop al taglio di alberi nel 2030 e il ripristino di oltre 350 milioni di ettari di foreste e di campi coltivati, come previsto dalla Dichiarazione, potrebbero tagliare tra 4,5 e 8,8 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno.

 

FONTE: Legambiente

 

 

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