Operativa la task force creata a febbraio per spingere la messa a punto di un nuovo piano regionale di e-gov e la realizzazione di infrastrutture per l’erogazione di servizi evoluti. L’assessore Liberali: “Con l’Ict più efficienza e forte abbattimento dei costi pubblici”.

Mettere a punto un nuovo piano regionale per l’e-government e lo sviluppo dell’Ict a livello locale, inquadrare a sistema tutti i principali progetti avviati e al via anche in ottica di riuso, spingere l’adozione del cloud computing, dei social network, del web semantico e degli open data, riorganizzare il processo di procurement-to-pay per rendere sempre più trasparente la spesa pubblica e abbattere i tempi di pagamento, promuovere il coordinamento dei contributi regionali e creare condizioni favorevoli di accesso a fondi nazionali ed europei, avviare un piano di promozione della cultura digitale fra cittadini, imprese e amministrazioni. Sono questi gli obiettivi di medio-lungo termine che si è data laRegione Basilicata, fra le best practice nazionali in tema di adozione degli strumenti digitali e dell’Ict per lo sviluppo locale.

“A febbraio la giunta regionale ha formalmente costituito una task force per l’Agenda digitale della Basilicata, composta da esperti di settore di rilievo nazionale e funzionari regionali da anni impegnati nella realizzazione di progetti di e-government sul territorio regionale”, sottolinea Raffaele Liberali, assessore per le politiche di sviluppo lavoro formazione ricerca della Regione.  “Ci siamo dati un metodo di lavoro che prevede un forte coinvolgimento delle parti sociali e sindacali, degli stakeholder e della società civile nel suo complesso anche il ricorso a consultazioni pubbliche. Nell’era dell’open government nessuno ha il monopolio delle buone idee”.

La Basilicata – ricorda Liberali – è impegnata dal 1996 nello sviluppo del Piano d’azione per la Società dell’Informazione e della Conoscenza (piano Basitel) ed è da tempo orientata a mettere a disposizione dei cittadini e delle imprese del territorio strumenti tecnologico che rendano più semplice l’accesso ad una pluralità di servizi. “A riguardo – puntualizza l’assessore – sono state avviate e in parte realizzate dalla Regione, anche in collaborazione con gli attori del territorio, con fondi regionali e nell’ambito della programmazione Po Fesr “2007-2013, una serie di attività progettuali volte a promuovere l’attuazione del Codice dell’Amministrazione digitale attraverso la digitalizzazione dell’attività amministrativa, il superamento del digital divide, la cooperazione applicativa, la circolarità del dato, la conservazione digitale a norma, il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche”.

E in particolare la strategia regionale per lo sviluppo della banda larga ha anticipato gli obiettivi messi nero su bianco nell’Agenda digitale europea (banda larga per tutti i cittadini). “La realizzazione delle nuove infrastrutture è fondamentale”, ne è convinto Liberali. “E per questa ragione oltre al completamento, in corso, della copertura in banda larga del territorio, la task force Basilicata sta predisponendo un bando – si prevede un investimento di circa 22 milioni di euro di fondi regionali – per la realizzazione di infrastrutture a banda ultralarga nelle sei principali arre industriali e per cablare circa 60 comuni e la quasi totalità degli edifici scolastici regionali”. Infrastrutture che si andranno ad aggiungere alla rete Garr-X che già serve i principali centri di ricerca del territorio e l’Università della Basilicata.

“Con le nuove reti potremmo spingere una serie di progetti, dalla realizzazione del fascicolo sanitario digitale alla scuola digitale, dalla fatturazione elettronica all’identità digitale, dall’anagrafe degli immobili alla riorganizzazione del processo di e-procurement – annuncia Liberali -. Tutti i servizi della PA dovranno essere online e non si tratta di adempiere solo agli obblighi di legge ma di realizzare un’effettiva spending review, di rendere più efficienti gli uffici e di migliorare la qualità dei servizi per l’utenza finale”. E in tema di spending review l’assessore ricorda che “numerose indagini svolte a livello nazionale dimostrano i sensibili risparmi che si possono conseguire facendo ricorso a strumenti quali la fatturazione elettronica, la completa dematerializzazione del ciclo di vita dei documenti all’interno delle amministrazioni, gli strumenti telematici di comunicazione al posto di quelli tradizionali, videoconferenze al posto di riunioni e sessioni formative”. E a ciò vanno aggiunte le “rilevati economie che si possono ottenere attraverso una compiuta strategia di e-procurement”.

La Regione è al lavoro anche relativamente alla razionalizzazione dei data center: “Stiamo valutando diverse ipotesi – annuncia Liberali – anche in collaborazione con l’Agid”. Se è vero che la Regione Basilicata ha un fabbisogno di data storage non molto elevato, la questione data center in realtà è molto più “strategica”: “Vogliamo attrarre investimenti e di conseguenza è necessario predisporre infrastrutture adeguate per i nuovi insediamenti produttivi”.

Notevole, secondo Liberali, il contributo che le regioni potranno dare al pieno raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda nazionale “sia in termini di realizzazione di best practice che una volta sperimentati in loco possono essere adottate a livello nazionale, sia di apporto di esperienze maturate negli anni a livello di progetti di e-gov che hanno permesso di affinare le conoscenze delle problematiche connesse all’innovazione dei processi”.

FONTE: Agenda Digitale (www.agendadigitale.eu)

AUTORE: Mila Fiordalisi

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