Le informazioni utili, le scadenze e gli adempimenti del bando periferie e le schede relative ai progetti di riqualificazione delle città, presentate in Anci durante la conferenza stampa sulla firma del bando periferie di questa mattina a Palazzo Chigi.
Al termine della cerimonia di firma a Palazzo Chigi, Decaro ha accolto i 24 sindaci nella sede dell’Anci per fare il punto sui progetti il cui stanziamento, in totale, ammonterà a 3,9 miliardi. “Con il bando – dice Decaro – avviamo una importante ricucitura delle periferie, luoghi non necessariamente lontani dal centro, in cui si concentra il degrado socio-economico”. Riepiloga il presidente dell’Anci: “Questa mattina abbiamo firmato a Palazzo Chigi le convenzioni per i primi 24 progetti di riqualificazione urbana per i quali è stata già attivata una prima tranche di 500 milioni di finanziamento. Grazie all’ulteriore quota di 1,6 miliardi, arriveremo ad una somma finale di 2,1 miliardi per un intervento complessivo di 124 progetti: una somma che ci consentirà di chiudere una importante operazione di riqualificazione e rigenerazione delle periferie”.
Decaro ha ricordato che “la seconda tranche di finanziamento da 800 milioni è arrivata dal Cipe nei giorni scorsi, mentre nei prossimi dovrebbe arrivare un Dpcm che erogherà la somma residua a copertura dei progetti”. A tale proposito il presidente Anci ha sottolineato come “il governo abbia deciso di finanziare tutti i 124 progetti presentati dai Comuni” dando vita così ad “un finanziamento complessivo di 3,9 miliardi per le periferie, se si considerano anche le risorse arrivate da altri finanziamenti pubblici e privati”.
“E’ un momento storico. In passato, per colpa di tutti, abbiamo combinato molti danni, nelle nostre citta’ abbiamo ereditato dei centri storici dai nostri antenati e ora dobbiamo consegnare delle periferie migliori ai nostri figli”, ha affermato il sindaco di Bari. Decaro ha sottolineato che i Comuni coinvolti nella sottoscrizione delle convenzioni di oggi sono complessivamente 131, considerando che molti progetti finanziati riguardano aree metropolitane; mentre gli interventi complessivi finanziati sono 604, con una grossa preponderanza dei progetti materiali, soprattutto edilizia (81%), ma anche immateriali (19%), per la costruzione di reti di inclusione sociale nelle periferie. Tra le linee di attività principali spiccano quelli sul verde urbano e le scuole ma anche quelli di housing sociale.
“I sindaci sono stati bravi, nonostante il poco tempo a disposizione, il bando e’ stato presentato il 25 maggio e chiuso il 30 agosto, sono riusciti a presentare dei progetti di qualità, ha aggiunto. L’Anci fara’ anche da osservatorio per creare occasioni di dialogo tra i vari Comuni: il bando servira’ anche a scambiare le buone pratiche”. Decaro ha infine ribadito che l’obiettivo dell’Anci è “quello di rendere stabile il fondo previsto per il recupero delle periferie. Vogliamo fare di questo finanziamento un pezzo importante dell’agenda urbana che stiamo costruendo con il governo”.
Dopo la firma delle convenzioni a Palazzo Chigi è intervenuto anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che per prima cosa ha ringraziato i sindaci per essere intervenuti ad una cerimonia “simbolicamente importante. Qui ci sono i 24 progetti che sono risultati i migliori qualificati in questo bando per le periferie. Cinquecento milioni – ha detto – è l’impegno che si materializza oggi ma sapete tutti che il progetto riguarda 120 interventi, quindi ne sono disponibili altri 95 rispetto a quelli che oggi abbiamo firmato”.“Le disponibilità economiche per completare questo percorso ci sono – ha ricordato il presidente del Consiglio – abbiamo varato venerdì scorso al Cipe ulteriori 800 milioni dell’1,6 miliardi che serve a completare l’operazione: gli altri 800 milioni fanno parte del fondo per le infrastrutture”. “Teniamo conto che che questi 2,1 miliardi complessivi saranno integrati da altri fondi pubblici e da fondi privati, quindi l’insieme di interventi di cui parliamo è circa di 3,9 miliardi. Ha ragione Decaro a dire che non può essere una tantum e che deve essere un impegno di lunga lena ma io sono orgoglioso di rivendicare il lavoro fatto e l’impegno mantenuto”.
“Il filo conduttore – ha poi aggiunto Gentiloni – deve essere ridare qualità e sostenibilità a molti dei nostri quartieri rimasti più indietro. Le città sono la locomotiva del ‘treno economia’ mondo del mondo” e per non perderlo “è decisiva la competizione tra le aree urbane per attrarre investimenti e competitività”. “Quello di oggi – ha quindi concluso il presidente del Consiglio – è un buon esempio di collaborazione istituzionale ed è di questa collaborazione che i cittadini e il Paese hanno bisogno”.
Nella successiva conferenza stampa in Anci sono intervenuti i sindaci e gli amministratori dei 24 progetti interessati dal bando.
Ma il bando riqualificazione delle periferie del 2015 che fine ha fatto? Possibile che finanziano il bando 2016 e di quello precedente non si sa più nulla?
Ho letto (o ascoltato in qualche notiziario, non ricordo) che entro il prossimo maggio sarà pubblicata la graduatoria delle proposte ammesse per il 2015 che, però, potranno contare su una dotazione di 78 milioni di euro, a fronte dei 200 milioni stanziati inizialmente. Ammissibili invece dovrebbero essere 400 progetti ma finanziabili massimo 60. SINTESI: le risorse ci sono (o c’erano) ma hanno lasciato solo le briciole.
Grazie, non avevo dubbi. I soliti buoni propositi che confluiscono in pura propaganda elettorale, d’altronde è più efficace finanziare a pioggia progetti per le città metropolitane piuttosto che prendere in considerazione i reali problemi delle periferie urbane. Attendiamo news …